Scotti, Brioschi & C. Societa' anonima, Novara 1919-1939
In 8 oblungo (cm 34 x 24,5), pp. (4) + 28 pagine in cartoncino con riproduzioni fotografiche in bianco/nero raffiguranti la ditta, gli stabilimenti, gli uffici, i reparti con gli operai al lavoro, ecc... applicate al recto e al verso di ciascun foglio entro cornice tipografica per un totale di 54 immagini (2 immagini non presenti editorialmente al verso di 2 fogli) + 18 pp. su carta patinata con riproduzioni fotografiche di alcune produzioni della ditta. Cartonatura editoriale con cordino al dorso. Pubblicazione celebrativa dei 20 anni dell'azienda novarese Scotti, Brioschi & C. fondata nel 1919 da Francesco Scotti, Ettore Brioschi e Gaetano Bonfiglioli, officina produttrice di trasformatori elettrici arrivata ad occupare, nel 1939, 650 operai. Nelle illustrazioni finali presenti i quarzi piezo elettrici che venivano utilizzati come oscillatori nella stabilizzazione dei circuiti radio-elettrici. Fino al 1935 questi quarzi erano per la maggior parte importati e quelli destinati alla produzione degli ultrasuoni interamente prodotti all'estero. All'inizio della politica autarchica, il problema venne affrontato proprio dalla ditta novarese che riusci' a reperire il quarzo dall'Africa italiana, invece che dal Brasile come da prassi dell'epoca, e a metterli in produzione. Ricco apparato iconografico di notevole rarita'.
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Informazioni:
In 8 oblungo (cm 34 x 24,5), pp. (4) + 28 pagine in cartoncino con riproduzioni fotografiche in bianco/nero raffiguranti la ditta, gli stabilimenti, gli uffici, i reparti con gli operai al lavoro, ecc... applicate al recto e al verso di ciascun foglio entro cornice tipografica per un totale di 54 immagini (2 immagini non presenti editorialmente al verso di 2 fogli) + 18 pp. su carta patinata con riproduzioni fotografiche di alcune produzioni della ditta. Cartonatura editoriale con cordino al dorso. Pubblicazione celebrativa dei 20 anni dell'azienda novarese Scotti, Brioschi & C. fondata nel 1919 da Francesco Scotti, Ettore Brioschi e Gaetano Bonfiglioli, officina produttrice di trasformatori elettrici arrivata ad occupare, nel 1939, 650 operai. Nelle illustrazioni finali presenti i quarzi piezo elettrici che venivano utilizzati come oscillatori nella stabilizzazione dei circuiti radio-elettrici. Fino al 1935 questi quarzi erano per la maggior parte importati e quelli destinati alla produzione degli ultrasuoni interamente prodotti all'estero. All'inizio della politica autarchica, il problema venne affrontato proprio dalla ditta novarese che riusci' a reperire il quarzo dall'Africa italiana, invece che dal Brasile come da prassi dell'epoca, e a metterli in produzione. Ricco apparato iconografico di notevole rarita'.
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