Scritti e discorsi di cultura industriale - Libero Bigiaretti - copertina
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Letteratura: Italia
Scritti e discorsi di cultura industriale
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Descrizione


Gli "Scritti e discorsi di cultura industriale" sono un quadro compatto di questioni inerenti soprattutto al linguaggio delle immagini: sia quello pubblicitario, sia quello della comunicazione aziendale, sia infine quello dell'urbanistica. Il loro scopo principale - si potrebbe dire - è di concentrarsi sulle epifanie del mondo industriale, sul volto che la fabbrica offre di sé all'esterno: l'industrial design, l'organizzazione del lavoro pubblicitario, il problema del tempo libero, sono tutti legati all'esperienza olivettiana: la vera, importante stagione del capitalismo illuminato. Le ragioni da cui muove l'indagine di Bigiaretti, infatti, conducono sempre e comunque a quelle domande che Adriano Olivetti poneva "Ai lavoratori di Pozzuoli" (1955) con una certa dose profetica: «Può l'industria darsi dei fini? Si trovano questi semplicemente nell'indice dei profitti?» Adriano Olivetti pensava alla sua fabbrica-comunità come a un microcosmo ideale in cui ogni individuo, accanto al lavoro, trovasse anche delle chances di riscatto culturale e spirituale. Ed è questa la chiave di lettura adottata da Bigiaretti.

Dettagli

152 p.
9788889920565

Conosci l'autore

Foto di Libero Bigiaretti

Libero Bigiaretti

1906, Matelica

Libero Bigiaretti è stato uno scrittore italiano. Esordì come poeta con le raccolte Ore e stagioni (1936) e Care ombre (1940). Passato poi alla narrativa (con la parentesi lirica di Lungodora, 1955), ha scritto romanzi e racconti che puntano a una sottile analisi dei sentimenti; nelle ultime opere ha però affrontato anche il tema della funzione dell’intellettuale nella società odierna, con piglio di moralista severo e partecipe: Esterina (1942), Carlone (1950), I figli (1954), Carte romane (1957), Il congresso (1963), Il dito puntato (1967), La controfigura (1968, premio Viareggio), Dalla donna alla luna (1972), L’uomo che mangia il leone (1974), Due senza (1979), Il viaggiatore (1984).

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