Sguardo, corpo, violenza. Sade e il cinema
Il cinema analizzato in questo libro si costruisce attorno alle due interdizioni che secondo André Bazin sanciscono i limiti della rappresentazione cinematografica, ovvero la morte e la piccola morte, l'orgasmo. L'universo letterario e biografico di D. A. F. De Sade costringe i registi che vi si avvicinano - nomi fondamentali nella storia del cinema quali Luis Buñuel e Pier Paolo Pasolini e outsider quali Peter Brook e Jesús Franco - a muoversi sui terreni dell'osceno, del proibito e dell'irrappresentabile. L'analisi dei testi produce una costellazione in cui ogni film dialoga con le altre pellicole, con l'opera di Sade nel suo complesso, con la letteratura critica su Sade e infine con spazi che fungono da cassa di risonanza per gli echi prodotti dai film. Nel bicentenario della morte (1814-2014) Sade dimostra di essere ancora un "prossimo nostro", un autore che continua a far capolino dall'oscurità in cui è costretto e si costringe.
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Anno edizione:2014
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In commercio dal:31 gennaio 2015
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