Siccità, nuovo lavoro di Paolo Virzì, ci presenta la storia di una Roma gravata da una crisi idrica di proporzioni considerevoli che ha portato il Tevere stesso ad essere scomparso, lasciando un deserto al posto del suo letto. Sicuramente il cineasta porta all'estremo un tema discusso e dibattuto, quello cioè dei cambiamenti climatici, descrivendone gli effetti, neanche tanto positivi di questa carenza d'acqua: razionamenti delle forniture e numero massimo di confezioni pro capite, lotte di classe e atavici scontri con la polizia, ladrocini e disumanità in generale. In una Roma non proprio amena, ma locus horridus, distopica e semidiroccata prende piede una storia di rimando saramaghiano in quanto scoppia un'epidemia parallela come effetto collaterale, il cui virus diventa specchio di una società incapace di affrontare i suoi stessi demoni. Sullo sfondo sono affrontati i topoi classici della società attuale: l'omosessualità e l'incapacità di riconoscere le coppie di fatto, i tradimenti e le apparenze, i difficili rapporti familiari, l'essere e l'apparire nell'epoca dei social media, la falsità dell borghesia radical chic. Ogni tanto la scrittura scade negli stereotipi, ma queste piccole mancanze, si economizzano bene nel contesto descritto di personaggi che si incontrano più e più volte sui media, ma non si riconoscono de visu in un gioco ad incastro perfettamente riuscito. Come l'abplesia narrata dall'autore portoghese il cerchio si chiude in un modo che lascia molteplici dubbi e molte domande.
Siccità (DVD)
Una visione che può sembrare un’allegoria catastrofica, dove anche l’ironia è nerissima, ma attraversata da un sentimento di tenerezza e compassione
-
Titolo originale:Siccità
-
Regia:
-
Interpreti:
-
Paese:Italia
-
Produzione:Vision, 2023
-
Distribuzione:CG Entertainment
-
Lingua sottotitoli:Italiano per non udenti, Inglese
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
AleNives 04 gennaio 2025Distopico, un po' paraculo
-
Roberto 30 dicembre 2024Roma da vedere così per fare riflettere...
Ottimo film dell'ottimo regista Virzì. Splendida fotografia di una Roma "assetata". I temi trattati non si allontanano poi di molto da una realtà futura...Ottimi tutti gli attori in primis Valerio Mastandrea. Da vedere assolutamente
-
CiroAndreotti 05 febbraio 2023in un futuro distopico
Film corale che preannuncia l’ennesimo cambio di direzione della carriera di Paolo Virzì. Il regista toscano porta in scena una narrazione che vuole esorcizzare il nostro ultimo biennio fatto di vaccini e decisioni di governo parossistiche. La siccità del titolo è un modo per raccontare il lento incidere della vita di un manipolo di gente comune, di personaggi che cercano di arrivare a fine giornata, muovendosi in un presente distopico degno di America Oggi, di Robert Altman. Un presente fatto di assenza d’acqua e polizia che si muove a caccia di chi ne spreca, anche solo per lavare l’auto, o molto più semplicemente a caccia di chi ne spreca in eccesso. Cast stellare con ognuno dei personaggi in grado di portare un significativo mattoncino a una narrazione, che seppur corale, ricava per ciascuno un angolo recitativo degno di nota. Si va dall’evaso per errore, Silvio Orlando, che inizia un lento peregrinare in una capitale al collasso, alla ricerca di un telefono a gettoni necessario per ritrovare una ragazzina abbandonata molti decenni prima. Valerio Mastandrea, nel ruolo di un ex conducente di auto bluc costretto a riciclarsi nel ruolo di autista a chiamata di un auto che sembra reduce dall’attraversamento del deserto. Vinicio Marchioni e Claudia Pandolfi, avvocato e primario di pronto soccorso che s’ignorano quanto basta. Fino a Tommaso Ragno, attore di teatro dedito ai social, sposato con Mila, Elena Lietti, donna trascurata ed ex libraia e ora impiegata alle casse di un super mercato. L’elenco potrebbe proseguire e la conclusione delle rispettive narrazioni termina intrecciandosi con la vita di altri protagonisti e comprimari fino a una conclusione catartica e (forse) carica di speranza. Pellicola scritta e otto mani e che come detto segna un ulteriore cambio di registro per il regista Livornese ma unita come sempre alla sua produzione precedente per l’indubbia capacità di far riflettere chi vede.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it