Questo romanzo ha un grosso problema fin dalle prime battute. Troppe spiegazioni. Mi spiego meglio. Il narratore non fa che spiegare situazione storica, politica, culturale, sociale di Europa e Asia, continuamente, come se stesse facendo un saggio e non un romanzo. Tra l'altro il punto di vista spesso non è chiaro; non si capisce, cioè, se siamo in presenza di un narratore omnisciente vecchia maniera, che guarda dall'alto e tutto sa, e in tal caso tante spiegazioni ci potrebbero anche stare; oppure se si narra attraverso il punto di vista dei personaggi principali e quindi tante spiegazioni stonerebbero o comunque dovrebbero essere presentate in modo diverso per esempio in una discussione tra personaggi o con una riflessione interiore. Questo problema già spiazza il lettore abituale di saggi storici, figuriamoci quello che cercava un romanzo con al massimo una piccola appendice storica alla fine per capire meglio il contesto. Il libro non manca di momenti brillanti, sia chiaro, come anche di piccoli colpi di scena e anche di atmosfere suggestive e romantiche; tuttavia è evidente che il saggista fa fatica a trasformarsi in romanziere. In conclusione, da leggere solo se siete consumatori costanti di saggistica storica (meglio ancora se di Franco Cardini).
