I silenzi della poesia e le voci della musica

Paul Celan è un poeta rumeno di origine ebraica che scrive in lingua tedesca. Scampato allo sterminio nazista, visse dal 1948 a Parigi, dove morì suicida. La sua poesia, influenzata da Mallarmé, dall’espressionismo e dal surrealismo, esprime le sofferenze del poeta, della sua famiglia e del suo popolo e la tragedia dei sopravvissuti (Papavero e memoria, Mohn und Gedächtnis, 1952). Nelle opere successive il linguaggio diventa sempre più metaforico ed evocativo: la lingua realistica è inutilizzabile in quanto lingua del potere, che ha reso possibili crimini atroci. La parola poetica è quasi evanescente; le poesie si compongono di spazi vuoti e delle parole che sono state strappate al silenzio. L’apertura al Dio ebraico in La rosa...

Compositore inglese. Sensibile inizialmente all'influenza di Stravinskij e Varèse (Refrains and Choruses, 1957), conoscitore della musica medievale (Hoquetus David, 1969), occupa nel panorama inglese una posizione autonoma, empiricamente attenta alle nuove esperienze. Con Tragoedia (1965, per quintetto a fiato, arpa e archi) ha maturato un linguaggio di aspre tensioni drammatiche, poi confluito in lavori teatrali come Punch and Judy (1968) e Down by the Greenwood Side (1969), ispirati a riti e credenze popolari, e nella «tragedia» in 3 atti The Mask of Orpheus (1973-84), complessa rielaborazione del mito antico. Una più vivida sensualità melodica e timbrica caratterizza le opere teatrali successive, Gawain (1991) e The Second Mrs Kong (1995). Fra le altre composizioni si segnalano i balletti...