Il migliore, a mio parere, tra tutti quelli dedicati all'asssistente sociale più bella di Napoli. Trama molto corale, con i personaggi che si dividono i pezzi di un puzzle che solo nel finale si incastra in modo perfetto.
Una Sirena a Settembre
Nella città della Sirena le cose non sono mai come sembrano. Una doppia sfida per Mina Settembre, l'irresistibile assistente sociale del Consultorio Quartieri Spagnoli Ovest.
Accadono due fatti. Due fatti che appaiono chiari, eppure a Mina i conti non tornano. Un'anziana viene scippata, cade e finisce in coma. Sin qui nulla di strano, purtroppo; è la soluzione del caso, il modo in cui arriva, a non convincere. E convince poco pure il secondo episodio, una scena di povertà estrema mandata in onda da una televisione locale: un bambino che si contende del cibo con un cane fra montagne di spazzatura. No, a Mina i conti non tornano proprio. Cosí, con l'aiuto dell'innamoratissimo Mimmo Gammardella, il ginecologo piú bello dell'universo, e a dispetto del suo caustico ex marito, il magistrato Claudio De Carolis, decide di indagare. Solo che deve stare attenta, perché di mezzo, in questa vicenda, ci sono parecchie sirene, e le sirene, si sa, incantano. Per fortuna, a far da guida tra inganni e malintesi, c'è la Signora, straordinario personaggio che attraversa tutto il romanzo, una delle invenzioni piú poetiche nate dalla fantasia di Maurizio de Giovanni.
«Una delle croci che la dottoressa Settembre Gelsomina doveva trasportare in cima al monte era senz'altro il tragitto per arrivare al Consultorio Quartieri Spagnoli Ovest, dove impavida e sprezzante del pericolo prestava il proprio servizio in qualità di assistente sociale. Il motivo principale era che non aveva le physique du rôle. La realtà era che Mina aveva un'anima e una mente rinchiuse, per un qualche errore di fabbrica o per la divertita perfidia del Celeste Architetto, nell'involucro sbagliato. Passione civile, istanze sociali, un senso della giustizia che rasentava l'ossessione, una determinazione feroce a osteggiare qualsiasi sopruso; e un corpo e un viso di fronte ai quali si scatenavano i piú bassi istinti, e che non accennavano, nonostante il passare degli anni, a sottostare alla legge di gravità.»
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Anno edizione:2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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I_Libro_Compulsivi 01 luglio 2023Il migliore di Mina
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Miklos 12 gennaio 2023Bella la copertina
Copertina davvero bella : mi ricorda Karel Thole di Urania
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Anny 09 gennaio 2023
Una sirena è colei che con il suo canto riesce ad ammaliare chiunque, colei che cattura l’attenzione distogliendola da qualsiasi cosa. È così che una signora, abbastanza misteriosa, sempre ferma ma sempre in movimento perché non smette mai, con le mani, di fare qualche lavoro, parla con un ipotetico scrittore suggerendogli qual è il modo migliore di vedere le cose per poi poterle raccontare. Mina Settembre si trova ad affrontare due situazioni e, con l’aiuto del bel ginecologo, suo collega, le risolve. La storia, come sempre, si fa leggere ma sono continue le battutine che riguardano, ad esempio, la bellezza del dottore e che sono veramente stupide. Se la smettesse con questa forzata ironia sarebbe meglio.
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