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Anno edizione: 2013
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518 p., f.to cm 22,5x15, copertina flessibile. Ottime condizioni. 9788817258760.
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l'autore ha il pregio di aver colmato, con la sua opera, un immenso vuoto della storiografia ufficiale che ha per troppo tempo sottovalutato l'importanza della vittoria dell'armata rossa sui nazisti ed anzi per molti decenni la parte est è stata sempre messa in un angolo. Questo libro è un enorme pugno allo stomaco, non è una lettura facile e leggera, i fatti lo impediscono, vengono descritti minuzosamente i crimini nazisti e il lettore viene accompagnato nel corso della lettura a capire il perchè della vittoria russa ovvero l'importanza di difendere la propria gente e il proprio paese e non secondario l'enorme superiorità di stateghi militari come Zukov e Cijukov, generali misconisciuti da molti che hanno fatto molto di più per la vittoria degli alleati che i vari Patton,Montgomery eccc.
Se fosse necessario trovare uno spartiacque in cui dividere la Seconda Guerra Mondiale questo sarebbe sicuramente la Battaglia di Stalingrado. Nel libro di Beevor, lo storico inglese utilizza lo schema già usato per gli altri suoi saggi su eventi bellici, l'accomunare la storia militare in modo semplice e chiaro anche ai "non" addetti ai lavori, con storie minimaliste che danno l'impressione di una partecipazione in prima persona del lettore. Unico neo nella narrazione il tentativo di rendere, durante l'assedio Sovietico alla VI Armata tedesca nel periodo natalizio, molto più umani e vittime degli eventi i soldati tedeschi, scordando forse un po' troppo facilmente che l'esercito nazista per arrivare a Stalingrado aveva compiuto immani eccidi, spedendo più di un milione di ebrei sovietici nei campi di concentramento.
Recensioni
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