"Non è tornato, ci ha lanciato da lassù questo fantoccio di pezza, questo spaventapasseri inutile che sta andando a male, sta marcendo dentro un letto nella mia casa, il letto nella stanza di sopra, io nemmeno ci entro in quella stanza, io non ho niente da spartire con quel pupazzo putrefatto, io non l'ho chiesto in cambio di nulla." Un libro profondo che ti entra dentro e non ti lascia più
La stanza di sopra
L'esordio di Rosella Postorino, cronaca della crudeltà e del desiderio, del mistero dei rapporti umani.
"Davvero straordinaria (non ho altro aggettivo) la lingua che l'autrice intreccia e cui dà vita" - Angelo Guglielmi
Una città di provincia, una casa in cima a una scalinata, una stanza al piano di sopra, dove c'è un uomo, immobilizzato in un letto. Ester studia poco, passa il tempo a fumare con gli amici nel baretto sulla spiaggia o a bere nelle cantine delle case popolari. Sembra libera e indipendente, bacia e sa farsi sfiorare, si concede e si ritrae, sa scatenare il desiderio di un uomo più grande. Ma è smarrita nel silenzio di casa sua, nell'impossibilità di comunicare con la madre se non con frasi brevi e sprezzanti, nell'incapacità di nutrirsi, nello sgomento di quella stanza di cui non si può parlare: lì dove c'è il padre, da dieci anni muto, congelato tra la vita e la morte. «La stanza di sopra» è il primo romanzo di Rosella Postorino: anatomia emotiva del distacco doloroso e incolmabile che separa l'infanzia dalla maturità.
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Autore:
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Anno edizione:2018
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Danjela90 14 marzo 2022Da leggere
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Alessandra Chiusaroli 17 luglio 2020
Questo libro si basa su una concezione importante, la difficile accettazione del dolore e le emozioni di sofferenza che possono da essa scaturire e come queste possono segnare il legame e la comunicazione con chi ci circonda, la solitudine, gli errori. Non avendo più 15 anni, a volte ho riscontrato difficoltà nel capire gli atti della protagonista, ma questo ancor di più sottolinea la diversa manifestazione del dolore e la metamorfosi che provoca nell'essere umano. Così come degli errori di una figlia ribelle, si riscontrano quelli di una madre arrendevole, spezzata in due dalla vita che vede andare in frantumi senza la forza di raccoglierne i pezzi assorbita ormai da anni in una routine quotidiana. E quella stanza, quattro mura, i suoi odori, lo spirito di morte che vi aleggia, rappresentano l'inizio e la fine di ogni storia, il senso di tutto.
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