Non lasciamoci suggestionare dal trailer. Star Blazer 2199 non è meglio della serie originale, nè come sceneggiatura nè come design. Se l'ultimo punto può risultare dopo tutto trascurabile tenendo presente la qualità complessiva del prodotto, il secondo non può rimanere impunito. La serie originale, pur con tutte le sue ingenuità, manteneva una linearità, coerenza e credibilità molto maggiore. In questa nuova sceneggiatura, sicuramente più ricca di personaggi, approfondimenti psicologici e intrighi in stile Battlestar Galactica, si tende spesso, soprattutto nella seconda parte, al tristemente noto 'buco di sceneggiatura' lasciando sempre la bocca terribilmente amara a chi spera in un passo avanti nell'attenzione verso lo spettatore. Certo, non mancano colpi di scena che ravvivano l'interesse e tengono alto il ritmo della narrazione ma il saldo rimane sempre negativo. Altro limite, ampiamente tollerabile (o auspicabile) per la platea a cui è destinato il prodotto in oggetto, è il cosidetto fan service. La sua presenza, o assenza, non aggiunge sinceramente proprio nulla al contesto epico della storia. Troviamo, infine, il tentativo decisamente poco riuscito di affrontare tematiche di carattere filosofico e sociale scimmiottando space opera di maggior successo come Battlestar Galactica e altre. Anche qui il saldo è sempre negativo, ovvero avrebbero potuto evitarle del tutto e la profondità dei personaggi avrebbe comunque compensato. Fortunatamente, al di là di tutte questi limiti, bisogna ammettere che Star Blazer 2199 riesce comunque a sviluppare una narrazione molto avvincente rimanendo a grandi linee nel solco tracciato dal soggetto originale.
