Stato di necessità e difesa legittima
«Lo studio dello stato di necessità comporta l’individuazione degli elementi o delle condotte, sulle quali lo stato fonda la necessità di mandare esente da pena il sacrificio di un bene in favore di un altro, rinunciando all’irrogazione della sanzione per la condotta necessitata in ragione della sua finalità; il fondamento è nell’approvazione del fatto necessitato, o scusato, o scriminato, rispetto alla riprorevolezza per quello sacrificato, in un bilanciamento di interessi normativo le cui coordinate sono quelle fissate dall’ordinamento attraverso le sue norme, prima delle quali l’art. 54 c.p. Il bilanciamento del conflitto di doveri da cui scaturisce la mancata sanzione per il fatto necessitato, si riverbera nella sfera di influenza che la scriminante ha sull’efficacia deterrente della pena. La situazione a cui fa riferimento lo stato di necessità, non è sussumibile in un concetto unitario, stanti le sue numerosissime declinazioni pratiche, in relazione al dovere di agire, alle possibilità di scelta tra un’azione ed un’altra e all’elemento soggettivo...» (Tratto dalla Premessa).
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Anno edizione:2022
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In commercio dal:22 settembre 2022
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