Stille d'autunno
C'è un sentimento autunnale in questa silloge di Roberto Barbari, così come richiama una delle sezioni interne che dà il titolo all'intera raccolta: Un giorno dovrai pur aprire gli occhi e Stille d'autunno. Si tratta, cioè, di un senso ossimorico, sofferente, doloroso della vita, di abbandono alle volte. In ognuno di questi casi si esprime un dolore diverso e una solitudine diversa, come si scrive. Nonostante in più punti si scorga un lato umbratile, dunque, c'è costantemente la possibilità di scoprire la propria realtà. Essa si materializza, inoltre, in due concetti fondamentali: libertà e solitudine. La metafora autunnale, inoltre, sta proprio nella caduta. Non è un caso che si associ l'uomo all'angelo caduto, ma è proprio in questo spostamento che si può prendere coscienza. In una tale posizione l'unica via percorribile che conduce alla salvezza è la ricerca continua.
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Anno edizione:2020
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In commercio dal:30 dicembre 2020
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