Recensioni Storia di Milo, il gatto che non sapeva saltare

Storia di Milo, il gatto che non sapeva saltare di Costanza Rizzacasa D'Orsogna
«Una favola (vera) sulla tenacia la relisienza, la diversità. E l'amore. » Vanity Fair.it « La favola di Milo si trasforma da storia per bambini a un manuale per adulti: ai primi insegna che il diverso non esiste e non esistono limiti che non possano essere superati con l’impegno e la costanza (e alcuni amici); ai secondi che forse è tempo di guardare oltre i luoghi comuni. » Domenica - Il Sole 24 Ore «Un libro ricco d'amore e di riflessioni profonde nascoste dietro immagini e parole più semplici.» Huffington Post Milo è un gattino nero, nato per strada in circostanze travagliate. La solitudine lo costringe a crescere in fretta, anche se appare tanto fragile e minuto. E con quel difetto, per di più, di camminare a zig-zag, tutto traballante. Ma lui non si sente diverso dagli altri e, in una notte di temporale, decide di provarci: di darsi lo slancio verso la grande avventura della vita. L’incontro con una ragazza – che forse aspettava proprio lui – gli rivelerà il significato della parola casa. Con affetto e pazienza, la mamma umana lo sosterrà nei suoi goffi tentativi di imparare a saltare. Intorno a loro, tanti nuovi amici: il gabbiano Virgilio, lo scorpioncino G-Attila, il riccio Giulia, l’astice senza una chela… Grazie a tutti loro, Milo scoprirà che si può trasformare la fragilità in forza e che non c’è molta differenza tra essere diverso e essere speciale. )
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