Storia psicologica della Prima Guerra Mondiale. L’uso delle false notizie nella Grande Guerra - Joseph Bédier,Marc Bloch - copertina
Storia psicologica della Prima Guerra Mondiale. L’uso delle false notizie nella Grande Guerra - Joseph Bédier,Marc Bloch - copertina
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Letteratura: Francia
Storia psicologica della Prima Guerra Mondiale. L’uso delle false notizie nella Grande Guerra
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Descrizione


«Alcuni falsi racconti hanno fatto sollevare le folle. La vita dell'umanità è piena di false notizie, in tutta la molteplicità delle loro forme semplici dicerie, imposture, leggende. Come nascono? Da quali elementi traggono la loro sostanza? Come si diffondono, diventando sempre più grandi mano a mano che passano di bocca in bocca o di scritto in scritto? Nessuna domanda più di questa merita di appassionare chi ami riflettere sulla Storia» Oggi, quello delle "fake news" è sicuramente uno dei fenomeni più discussi. Internet e i social ci inondano ogni giorno con migliaia di notizie false o volutamente manipolate che finiscono spesso, come ha dimostrato il caso della Brexit, per condizionare pesantemente l'opinione pubblica. Eppure già un secolo fa, all'indomani della Prima Guerra Mondiale, uno degli storici più importanti del Novecento, Marc Bloch, si interrogava su questi fenomeni. Nelle sue "Riflessioni di uno storico sulle false notizie della guerra" (1921), Bloch - in dialogo con "I crimini tedeschi provati con testimonianze tedesche" (1915) di Joseph Bédier - ricostruisce la rete di passaparola fra il fronte, le retrovie e l'opinione pubblica attraverso il caso della cattura di un riservista di Brema, trasformato dalla vox populi in una spia tedesca in incognito in Francia.

Dettagli

2018
31 ottobre 2018
95 p., Brossura
9788832823028

Conosci l'autore

Foto di Joseph Bédier

Joseph Bédier

(Parigi 1864 - Grand-Serre, Drôme, 1938) filologo francese. Grande studioso di letteratura medievale, successe al maestro G. Paris nell’insegnamento al Collège de France. Il suo primo importante libro riguarda il genere medievale dei Favolelli (Les fabliaux, 1893). Fondamentali sono i suoi studi su Le leggende epiche (Les légendes épiques, 4 voll., 1908-13), di cui puntualizza l’origine dotta, contro le tesi romantiche dell’epopea come espressione dell’animo popolare. Il suo interesse per la letteratura moderna è testimoniato dagli Studi critici (Etudes critiques, 1903), che contengono saggi su Chateaubriand, Chénier, Diderot e Pascal.

Foto di Marc Bloch

Marc Bloch

1886, Lione

Marc Bloch (Lione 1886 - Les Roussilles, Lione, 1944), storico francese, fu docente di storia medievale a Strasburgo e di storia economica alla Sorbona. Con l'amico e collega Lucien Febvre fondò nel 1929 la rivista Annales d'histoire économique et sociale, nella quale si proponeva una ricerca storica della vita sociale avvalendosi dei metodi e dei risultati di discipline collaterali. Combattè  in entrambe le guerre mondiali e fu destituito dal governo Pétain (1942). Divenne uno dei capi della Resistenza, ma fu catturato dai tedeschi, seviziato e fucilato.

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