Storie inventate e non / disegni inventati

E' una raccolta di favole, che proprio “favole” non sono; si tratta di “storie inventate” o di trascrizioni di racconti veri. Curioso e davvero unico è il metodo scelto di proporre, attraverso la filastrocca (anche inedita), il proverbio (confutandolo spesso), la reiterazione cantilenante e alcune forme di buffa onomatopea, un vero e proprio linguaggio unitario, che prende vita con candida arguzia coinvolgendo i tre regni naturali e ponendoli sullo stesso piano, nello stesso momento. In queste divertenti e divertite “mini-serie”, tutto viene messo in discussione, i ruoli si invertono, le consapevolezze mutano da soggetto ad oggetto, il piacere di essere cede alla soddisfazione di essere utile o altrimenti bello, attraverso una continua e stravagante metamorfosi, manovrata o fisiologica. Ogni contesto è interscambiabile, così come ogni legge naturale e ogni principio etico. La metafora assume una funzione liberatoria, offrendo al nonsenso motivazioni, nello specifico, sempre al limite del possibile. L’impossibile sta nella sorpresa, di ogni protagonista, di scoprirsi piacevolmente diverso da se stesso. Un impossibile che è altresì ruota di un transito comune alla totalità dei viventi; e qui tutti lo sono. Ottimamente inserite sono le illustrazioni del m° Giovanni Cavazzon.