Per chi ancora si ostina a pensare e dichiararsi solo da una parte senza volere vedere l'insieme delle situazioni che compongono la realtà e che , a causa di questo , provoca solo morte e distruzione e , nel quotidiano , disagio e sterile fanatismo.
Il suicidio di Israele
Dopo l'attacco terroristico del 7 ottobre 2023 e la guerra a Gaza, Israele è entrato in una spirale autodistruttiva. Il governo non è riuscito a tacitare le proteste nonostante la guerra in corso. Le relazioni internazionali si sono enormemente deteriorate e l'antisemitismo è tornato rapidamente a diffondersi come un virus. Il grido di allarme e di dolore di una delle voci più illuminanti dell'ebraismo italiano. Israele stava già attraversando un periodo di crisi drammatica prima del criminale attacco del 7 ottobre 2023. Grandi manifestazioni chiedevano a gran voce le dimissioni di Netanyahu e del suo governo e il paese era praticamente bloccato. La risposta al gesto terroristico di Hamas con la guerra di Gaza rischia però di essere un vero e proprio suicidio per Israele. Da un lato, infatti, abbiamo l'involuzione del sionismo, o meglio dei sionismi: da quello originario della fine del XIX secolo, passando per quello liberale e favorevole alla pace con gli arabi, fino alla crescita del movimento oltranzista dei coloni e all'assassinio di Rabin. Dall'altro, il resto del mondo ebraico – la diaspora americana e quella europea – si confronta oggi con un crescente antisemitismo che, contrariamente alla propaganda di Netanyahu, non è la stessa cosa dell'antisionismo, ma che certo dalle vicende della guerra di Gaza trae spunto e alimento. Per salvare Israele è necessario contrapporre al suprematismo ebraico, proprio dell'attuale governo Netanyahu, l'idea che lo Stato di Israele deve esercitare l'uguaglianza dei diritti verso tutti i suoi cittadini e deve porre fine all'occupazione favorendo la creazione di uno Stato palestinese. Qualunque sostegno ai diritti di Israele – esistenza, sicurezza – non può prescindere da quello dei diritti dei palestinesi. Senza una diversa politica verso i palestinesi Hamas non potrà essere sconfitta ma continuerà a risorgere dalle sue ceneri. Non saranno le armi a sconfiggere Hamas, ma la politica.
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dolores mambelli 24 marzo 2025Perché al mondo non c'é e non ci sarà mai solo nero o solo bianco
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SuGe 08 gennaio 2025istruttivo
In poche pagine un interessante excursus sulla storia del sionismo e su come sia stato possibile arrivare alle atrrocità ora in atto in Medio Oriente
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narcix 05 gennaio 2025da non perdere
Un testo fondamentale per chi vuole capire la situazione odierna del conflitto medio orientale da leggere assolutamente
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