Tartini's Violin
Tra i grandi compositori del Settecento strumentale italiano, Giuseppe Tartini è quello che più esplicitamente mostra la vocazione ad incentrare l’intera sua produzione musicale attorno al suo strumento d’elezione, il violino: 125 Concerti per violino e circa 200 Sonate per violino e basso continuo costituiscono infatti l’asse portante del suo lascito musicale. Le Sonate rivelano l'aspetto più "privato" dell'arte tartiniana, e forniscono dunque il complemento ideale ai concerti nella definizione della personalità creativa del musicista istriano. Ricche di accensioni fantastiche e di splendide pagine liriche, queste Sonate richiedono un impegno tecnico non inferiore a quello dei concerti e contengono anche frequenti suggestioni letterarie o, per dir meglio, sollecitazioni immaginative. Il violino di Tartini, uno strumento storico, è senza dubbio l'oggetto museale più prezioso tra quelli del patrimonio di Giuseppe Tartini nella sua città natale. La sua paternità viene attribuita al liutaio e sacerdote Nicolò Amati di Bologna ed è attestata dall'iscrizione «p. Nicolò Amati fece in Bologna» visibile all'interno del violino, nonché dal libro di inventario del museo. Secondo gli elementi noti, il violino daterebbe tra il 1715 eil 1725.
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Compositore:
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Supporto:CD Audio
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Numero supporti:1
Disco 1
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