Il tempo nelle relazioni tra norme incriminatrici
Al centro delle riflessioni della monografia, indirizzata agli studenti universitari e agli studiosi, è posto il legame tra diritto penale e tempo. Per comprendere in che modo agisca la dimensione temporale, si è raffigurato il mondo penalistico in termini di relazioni, come composto da una fitta rete di rapporti fra enti che denominiamo “norme incriminatrici”. Si sono prese in considerazione le disposizioni che disciplinano i collegamenti cronologici tra le figure criminose: l’art. 2 c.p., per le “relazioni diacroniche” tra norme che si succedono nel tempo; l’art. 15 c.p., per le “relazioni sincroniche” tra quelle che coesistono simultaneamente. Vi sono ulteriori ipotesi in cui l’esito è un concorso apparente di reati: quando una condotta realizza due illeciti penali coesistenti in “rapporto di interferenza”. Sono i casi collegati alla presenza di clausole di sussidiarietà. E soprattutto vi era nella tradizione ottocentesca l’ipotesi più ampia del concorso di reati formale o ideale.
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Anno edizione:2025
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In commercio dal:26 febbraio 2025
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