«Tenuità del fatto» e processo penale
Nella convinzione che le "clausole di irrilevanza" già sperimentate nelle giurisdizioni "periferiche" (artt. 27 d.P.R. n. 448 del 1988 e 34 d.lgs. n. 274 del 2000) costituiscono espedienti cui attingere per elevare il tasso di efficienza del sistema in un quadro di contestuale rafforzamento dei principi di extrema ratio e proporzione della pena, il d.lgs. n. 28 del 2015, sulla base delle scarne indicazioni contenute nella delega (art. 1 lett. m l. n. 67 del 2004), ha immesso nel circuito penale una speciale causa di non punibilità - la «particolare tenuità del fatto» - destinata ad occupare il terreno della giurisdizione "principale".Trapiantato nel codice penale un nuovo art. 131-bis, con il compito di definire struttura e ambito applicativo dell'istituto - riconducibile, al pari dei suoi antesignani, al fenomeno della depenalizzazione in concreto -, il legislatore delegato ha dovuto coordinare il congegno sostanziale con le dinamiche processuali, cercando di raggiungere un non facile equilibrio tra l'esigenza di una applicazione sufficientemente agile e anticipata della causa di non punibilità nell'iter accertativo e l'adeguata tutela dei contrapposti interessi dell'indagato...
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Anno edizione:2020
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In commercio dal:1 luglio 2020
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