Il terremoto del 1706. Documenti e architetture nell'arcidiocesi di Chieti
Nello studio delle vicende sismiche abruzzesi del passato emerge l'interesse di un documento, le Visite Pastorali di Vincenzo Capece arcivescovo di Chieti agli inizi del XVIII secolo; tale testo, mai studiato nel suo insieme, è rilevante in quanto immediatamente successivo al terremoto del 1706, quello della Maiella; uno dei più catastrofici in Abruzzo, che faceva seguito al cataclisma aquilano di tre anni prima. L'utilità maggiore di questa fonte archivistica, ai fini della storia dell'architettura, è rappresentata soprattutto dalle notizie in merito ad aspetti artistici, stato di conservazione dei fabbricati e qualità degli elementi accessori; fino alle tecniche costruttive e materiali usati: tali dati costituiscono un'eccezionale fonte d'informazione sugli edifici sacri che, già rovinati dal terremoto, nel breve volgere di pochi decenni sarebbero stati drasticamente trasformati, ovvero completamente sostituiti. Il terremoto non fu il motivo principale del diffuso fenomeno di rinnovamento, dovuto innanzitutto ad un programma generale di riordino che, specialmente nel territorio di Chieti, coincise con una notevole ripresa edilizia; tuttavia, se il sisma non fu l'unica causa della trasformazione del patrimonio edilizio religioso, ne segnò certamente l'avvio.
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Anno edizione:2025
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