The bridge kingdom

Quando ho iniziato *The Bridge Kingdom* di Danielle L. Jensen, devo ammettere di aver faticato un po' a ingranare. All'inizio, la narrazione è molto focalizzata sull'aspetto politico della storia, e questo ha rischiato di mandarmi in blocco. Tuttavia, continuando a leggere, mi sono trovata di fronte a una trama davvero interessante. Essendo il primo di una serie di tre o quattro libri, capisco che l’autrice abbia scelto di dedicare spazio alla costruzione delle fazioni, chiarendo chi si trova dalla parte della ragione e chi è più ambiguo. Dopo circa 180-200 pagine, però, la storia prende una svolta inaspettata, soprattutto nella dinamica tra i protagonisti, lasciandomi completamente spiazzata. Il finale è stato sorprendente e mi ha resa impaziente di scoprire come si evolverà la vicenda nel secondo libro. Consiglio questa lettura? Assolutamente sì, se amate storie dove il romance passa in secondo piano rispetto agli intrighi politici e alle strategie. Se questo genere vi appassiona, *The Bridge Kingdom* è il libro che fa per voi!

Ho trovato la storia molto coinvolgente, molto bello da leggere, belle descrizioni!

3 stelle e mezzo. Non è di certo il fantasy dell’anno né il più innovativo e superlativo, anzi, c’è del trash e del non-sense peró mi ha intrattenuta e i personaggi mi sono piaciuti. Il world building peró io non l’ho capito e a parer mio è descritto proprio male. Non ho capito un cacchio degli accordi tra i vari regni. Di spicy c’è poco ma va bene così visto che la trama ruota attorno a Lara che è una spia. Il romance però è gestito male perché non c’è un vero momento in cui i protagonisti da nemici cominciato a guardarsi con occhi diversi, è buttata un po’ in caciara questa cosa ed è un peccato.