The scarlet alchemist. L'alchimista scarlatta. Vol. 1

Zilan è una mercante che vive del Sud della Cina, che sogna di diventare Alchimista reale e per aiutare la sua famiglia resuscita i morti a pagamento, che è una forma di alchimia illegale. Riesce a passare i primi esami imperiali e una volta giunta nella capitale, il principe ereditario le chiede aiuto in quanto pensa di essere in pericolo di vita. Zilan viene così a conoscenza di segreti e intrighi all'interno del palazzo. Si tratta del primo romanzo di una dilogia Fantasy ambientata nell'antica Cina nell'anno 775. Praticare l'alchimia è proibito, soprattutto è illegale resuscitare i m*rti, ma Fan Zilan pur di aiutare la sua famiglia esegue in continuazione pratiche alchemiche. Essere donna a quel tempo significava solo aspirare a diventare la moglie di qualcuno, ma Zilan non sogna questo, lei vuole diventare un Alchimista Reale, rompendo tutte le regole. Perché potevano diventare alchimisti solo gli uomini, quando al potere vi era un'imperatrice? Ma per Zilan essere donna non è l'unico ostacolo da affrontare, lei è anche una hùnxiě, qualcuno che ha un genitore straniero e uno cinese, ed è mal vista in quanto di diversa etnia. Decide di provare a sostenere gli esami per diventare Alchimista reale, ma fin da subito tutto e tutti sembrano contro di lei. In qualche modo supera tutte le difficoltà, conosce il principe e si trova invischiata in intrighi politici. L'alchimia che viene utilizzata è basata sull'utilizzo delle pietre, e viene descritta in modo compresibile a tutti. Nel romanzo vi è anche una parte Romance che però non è predominante. Il rapporto che Zilan ha con i suoi cugini è travagliato, ma si capisce che ognuno di loro, per la famiglia farebbe di tutto. Mi è piaciuto molto che l'autrice abbia fatto riferimento a fatti ed eventi storici avvenuti realmente, in cui però ha dato una propria rivisitazione Fantasy, e le note storiche a fine libro sono state molto utili per comprendere tali differenze. Recensione completa su IG: momotralepagine

L’Alchimista Scarlatta è il primo libro di una dilogia che segue le vicende di Fan Zilan, una giovane determinata a diventare Alchimista Reale, utilizzando ogni mezzo a sua disposizione. Ambientato in una Cina imperiale distopica, il romanzo intreccia alchimia, storia alternativa e intrighi politici in un racconto intenso e affascinante. Fan Zilan è un personaggio complesso: ambiziosa, pragmatica e talvolta spietata, sogna di migliorare la propria vita e quella della sua famiglia. La sua determinazione, pur ammirevole, la porta spesso a infrangere regole morali e leggi, rendendola tanto affascinante quanto problematica. Questa ambivalenza permette al lettore di empatizzare con lei, pur non amandola incondizionatamente. Le sue scelte, spesso discutibili, aggiungono profondità al suo arco narrativo e spingono a riflettere sui limiti dell’ambizione e sui compromessi morali. Attorno a Zilan gravitano personaggi secondari, tra cui i suoi cugini, come Wenshu, che rappresentano per lei una rete di appartenenza e supporto morale. Anche loro condividono il desiderio di migliorare la propria posizione sociale, creando un legame di forza e solidarietà familiare che arricchisce il racconto. 📖Lo stile di scrittura mostra un netto miglioramento rispetto ai lavori precedenti dell’autrice. La narrazione è più armoniosa, con un equilibrio ben calibrato tra ricchezza descrittiva e scorrevolezza, capace di attrarre lettori in cerca di una storia emotivamente coinvolgente. Tuttavia, in alcuni punti, il collegamento tra le azioni dei personaggi e le ambientazioni risulta poco chiaro, interrompendo il ritmo narrativo. 🔮L’elemento magico dell’alchimia è uno degli aspetti più affascinanti del romanzo. Radicata nella manipolazione fisica e spirituale dei corpi, l’alchimia è una pratica che comporta un costo morale altissimo. Questo lato oscuro la rende inquietante e al tempo stesso irresistibile, aggiungendo ulteriore profondità al racconto. Mi

In un mondo in cui i ricchi usano l'alchimia per rimanere giovani, Fan Zilan, che vive in un povero villaggio nel sud della Cina, pratica resurrezioni illegali a pagamento per aiutare economicamente gli zii che l'hanno adottata. L'idea che i ricchi usino l'alchimia per rimanere giovani è ciò che mi ha attirato della trama. Zilan è una protagonista che non si fa scrupoli a usare pratiche alchemiche illegali per aiutare la sua famiglia. Il suo rapporto di affetto e senso di inadeguatezza nei confronti dei cugini Wunshu e Yufei è stato ben descritto, così come il suo senso di inadeguatezza dovuto alla sua etnia metà cinese e metà scozzese. Sebbene i personaggi secondari siano stati ben caratterizzati avrei preferito un approfondimento maggiore perché nonostante gli alchimisti di corte abbiano una certa importanza all'interno della trama, la loro presenza risulta quasi marginale. Il principe ereditario Li Hong è ben caratterizzato con la sua ingenuità e il suo terrore per i mostri che si aggirano nel palazzo e che mirano costantemente ad ucciderlo. Una cosa che ho apprezzato molto è che il romanticismo non è il fulcro centrale della storia e passa in secondo piano per dare più spazio all'azione e alle cospirazioni. L'autrice è riuscita a descrivere bene la brutale realtà della povertà e del razzismo concentrandosi anche sugli oscuri segreti e sulle complicate politiche della famiglia reale. Il cliffhanger finale mi tortura: non vedo l'ora di sapere come andrà a finire! Ho apprezzato molto anche le note storiche aggiunte dall' autrice che mi hanno permesso di capire meglio le dinamiche della storia.