Timeline

Nella musica il tempo vola, nuove generazioni di musicisti prendono il posto delle precedenti, gli stili si evolvono inesorabilmente e i gruppi vanno e vengono. Ma ci sono anche rare eccezioni a tutto questo e un esempio nel mondo del jazz sono gli Yellowjackets. Questa eclettica band, fondata dal tastierista Russell Ferrante e dal bassista Jimmy Haslip, celebra oggi i suoi 30 anni di attività e ha deciso di festeggiare la ricorrenza con un nuovo straordinario album intitolato non a caso “Timeline”. “Timeline” non è solo un album che celebra la longevità di questo gruppo, ma rappresenta anche un omaggio al passato, con il ritorno nella band del batterista Will Kennedy, e allo stesso tempo un nuovo inizio in quanto è il primo album degli Yellowjackets con l’etichetta Mack Avenue Records. Per i fan di vecchia data degli Yellowjackets, questo nuovo album giunge come una conferma e soddisfa pienamente le grandi aspettative che sempre circondano i nuovi lavori di questa band. Per i pochi che ancora non conoscono il gruppo, “Timeline” è invece un'introduzione ideale, poiché riassume l’essenza più profonda della band, rispecchiando la sua evoluzione nel corso del tempo e la sua instancabile crescita musicale. Come spiega Haslip: “Ci impegnamo molto in ogni progetto e cerchiamo sempre di sperimentare ed evolverci. Questo è l'obiettivo di ogni progetto. Non sto dicendo che abbiamo sempre successo, ma cerchiamo sempre di fare qualcosa che possa essere coinvolgente”. La maggior parte delle undici tracce di questo lavoro sono state scritte dai prolifici e ispirati Bob Mintzer e Russel Ferrante. Dal punto di vista musicale “Timeline” è caratteristicamente diverso ma allo stesso tempo in linea con la concezione musicale che gli Yellowjackets portano avanti da tre decenni. Ricerca melodica, immediatezza espressiva, raffinata sperimentazione che non sfocia mai nel mero virtuosismo, sono queste le caratteristiche tipiche del gruppo che ritroviamo in “Timeline”. Splendide ballate, come “Indivisible” di Ferrante e “My Soliloquy” di Mintzer, si intrecciano con le rivisitazioni di temi swing come "Like Elvin" di Mintzer (con ospite il trombettista John Diversa) e “Numerology” di Ferrante. Nel brano “Magnolia”, originariamente scritto per l’album “Lifecycle”, ma mai pubblicato, si unisce alla band il chitarrista Robben Ford, ispiratore e tra i fondatori del gruppo. Dopo esattamente 30 anni dal loro omonimo disco d’esordio, gli Yellowjackets scrivono un altro entusiasmante capitolo della loro storia musicale con un album ispirato e coinvolgente, che segna un nuovo passo avanti di questa straordinaria band. come spiega Haslip: “Ovviamente siamo molto appassionati di musica e ci piace ascoltare di tutto. Questo ci spinge avanti in molti modi. E con questa spinta, siamo anche ispirati creativamente per continuare la nostra crescita".