Transferre iudicium. Linee ricostruttive di uno strumento pretorio
Le dinamiche che presiedono alla sostituzione di una parte o del giudice, a processo già incardinato, hanno formato oggetto di attenzione ripetuta, benché non assidua, nella dottrina degli ultimi secoli. 'Translatio iudicii' e 'mutatio iudicis' hanno suscitato interesse soprattutto a proposito delle conseguenze che un intervento di sostituzione — di una parte o del giudice — avrebbe prodotto nel contesto del processo formulare, dove la 'litis contestatio' svolge il ruolo di spartiacque, superato il quale il processo è "cristallizzato" e non sono più ammissibili modificazioni. Un secondo punto di attenzione per gli studiosi è costituito dall'individuazione del rapporto tra le due figure giuridiche, al fine di indagare, in particolare, se la 'mutati iudicis' fosse una specie entro la categoria della 'translatio iudicii' o non piuttosto figura di diversa natura e struttura. Intorno a questi problemi si svolge la presente ricerca, nel tentativo di offrire una nuova chiave di lettura.
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Anno edizione:2020
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In commercio dal:19 giugno 2020
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