Si tratta di una delle ultime opere di Solov'ev scritta a pochi mesi dalla morte.In essa si coglie la proccupazione dell'autore per la crescente diffusione delle idee "umanistiche" di Tolstoj nella società russa.Dopo la conversione Tolstoj si era dedicata ad una propria lettura del cristianesimo depurato da tutti quegli elementi che secondo lui avevano corrotto il messaggio originario del vangelo.In questo senso i sacramenti, i dogmi e la mediazione ecclesiastica vengono rigettati in favore di una religione in cui la figura stessa di Cristo viene ridefinita come quella di un predicatore morale che insegna all'uomo la via del Dio-Bene.Proprio l'etica della non-violenza di Tolstoj diventa il punto di attacco dell'opera di Solov'ev per denunciare come dietro questo cristianesimo rinnovato possa,invece, nascondersi l'opera dell'Anticristo.
I tre dialoghi e il racconto dell'Anticristo
Composta nel 1899, I tre dialoghi e il racconto dell’Anticristo rappresenta l’opera ultima ma non conclusiva del pensiero di Vladimir Solov’ëv.
Lo sterile razionalismo della filosofia europea, la desacralizzazione mascherata da “nuova” religione e la dominante etica tolstojana ispirano in Solov’ëv la riflessione sul problema della realtà del male e sulla falsificazione del bene. Scegliendo la forma di un dialogo polemico e ironico, Vladimir Solov’ëv profetizza «l’epilogo del nostro processo storico» attraverso la parabola dell’Anticristo. Chi è l’Anticristo di cui parla Solov’ëv? Uno spiritualista convinto e un sapiente illuminato, un uomo generoso e geniale. Nel deserto di valori del xx secolo e sotto la minaccia del panmongolismo, ovvero la dominazione delle potenze asiatiche (Cina e Giappone), l’Anticristo ammalia religiosi e intellettuali, cittadini e governanti d’Europa. Guidato da un solido amor proprio e con i suoi manifesti di pace universale, uguaglianza e progresso, questo «uomo del futuro» diviene imperatore del mondo. Per Solov’ëv il grande pacificatore svela però, con il suo progetto ecumenico tanto fiacco quanto audace, che “in sostanza” non è buono. «Questo bene contraffatto un po’ di lucentezza ce l’ha, se però gliela togli, non gli rimane alcuna forza essenziale». L’Anticristo verrà infatti sconfitto da un romano che parla nel nome della Verità.
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Anno edizione:2017
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In commercio dal:30 novembre 2017
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