Ci sono casi in cui la copertina rispecchia il libro, nel migliore dei modi. Quella di "Trio" promette e mantiene la promessa d'eleganza di questo romanzo-gioiello, scritto da Annalisa Pardi. Le parole sono precise come una stoffa preziosa nelle mani di una sarta, danno vita a un mondo che coinvolge. Quest'anno di libri ne sto leggendo più del solito, complice la scarsità di lavoro. Alcuni mi hanno divertita in maniera imprevista, come "Educazione siberiana"; altri mi hanno fatta tornare bambina, come "La casa tonda", che ricorda un po' "Il buio oltre la siepe", letto quando non sapevo ancora cosa significasse la parola "stupro", perché facevo le elementari ed erano gli anni Ottanta: avevamo altro da temere, tipo i Visitors... beati noi! Alcuni libri mi hanno dato una gioia che è durata fino alla fine delle loro pagine, di una parte di essi la grazia delle parole e della storia mi accompagna ancora e sono giusto un paio quelli che vorrei dimenticare. Un buon bilancio, insomma. E poi c'è "Trio", che fa parte di quei libri che mi stregano, che non capitano spesso e hanno un'anima. Libri che vorrei finire in un attimo, per quanto mi piacciono. E per lo stesso motivo non vorrei finirli mai. Adoro la parola cesellata e musicale, le atmosfere eleganti di un'epoca sull'orlo del baratro. Annalisa Pardi è stata bravissima nell'offrircele. Impossibile, poi, non affezionarsi ai personaggi. Mi sono identificata così tanto nell'ex pugile Leone - non avrò il fisico, ma altre cose ci accomunano: siamo persone che si sanno accontentare, che hanno combattuto senza, però, perdere incanto - al punto da soffrire quando ha un alterco Albert, perché io non potrei mai tirare un pur meritato pugno a un etereo pianista inglese. Forse perché sogno una casa in Cornovaglia? Albert ha ragione quando dice "L'amore non è mai cosa ordinata". E Ida, "sognante e vaga", troppo profonda e unica per essere colpevole di qualcosa che non è una colpa. Perché la Vita non lo è mai. Come la bellezza vera, non può essere "cosa ordinata". Vita e bellezza vanno prese così e vissute con gioia, tra frenate e accelerazioni, nuotate nell'acqua gelida e concerti emozionanti. Intanto io sono qui a cincischiare e vivere, col libro tra le mani: divoro un capitolo, poi mi fermo, torno indietro, accarezzo le parole più belle che ho sottolineato, prendo tempo per farlo durare di più e, infine, leggo di nuovo con avidità e piacere. Arrivo alla fine ma faccio finta di no, e torno indietro. Belli, bello, bello. Candidato per tanti regali di Natale.
1928. Mentre una crisi di dimensioni incalcolabili si profila all'orizzonte per la società italiana, l'ex pugile Leone (Leonardo) Salis, con la sua fiammeggiante Alfa Romeo, acconsente ad accompagnare la sua giovane conoscente Ida, collezionista di quadri fiorentina, a un'asta d'arte a Mantova. L'uomo spera di poter conquistare la ragazza quando un terzo compare improvvisamente nelle loro vite, il pianista inglese Albert Andrew Hall. Leonardo e Ida accompagneranno il pianista in tutte le tappe del suo itinerario italiano, in un triangolo di passione, amicizia e tensione.
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TRIO LS di PARDI ANNALISA
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Anno edizione:2014
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