Questo libro mi ha colpito pian piano, molto lentamente, pagina dopo pagina..e pagina dopo pagina mi è piaciuto sempre più. In un'ottica fantastica e surreale, il protagonista Marcos, incarna ognuno di noi, o meglio, ciò che vorremmo essere: uomini e donne dotati di un dono fantastico, ovvero riuscire a sentire, vedere, leggere, capire i ricordi delle persone semplicemente guardandole negli occhi. Gli occhi sono lo specchio dell'anima e in un certo senso il protagonista vede perfettamente l'anima e lo spirito delle persone intorno a lui, tranne una. Adatto sia a grandi che a piccoli; Albert Espinosa affronta in metafora e con fantasia il tema dell'affetto, dell'amore e dell'affinità che lega due persone, perchè, in realtà, un po' tutti, anche se non abbiamo poteri paranormali, riusciamo a leggere nell'animo delle persone alle quali siamo legate indissolubilmente.
Tutto quello che avremmo potuto essere io e te se non fossimo stati io e te
Marcos ha un dono. Il dono di sentire, vedere, leggere le emozioni, i ricordi e i segreti delle persone semplicemente guardandole negli occhi. Marcos ha appena perso sua madre, una famosa coreografa che gli ha insegnato tutto della vita, e ha deciso che senza di lei il mondo non sarà più lo stesso. Per questo ha intenzione di prendere un farmaco che gli permetterà di stare sveglio per sempre. Tutto è pronto per l'iniezione che non lo farà mai più dormire, quando arriva una telefonata. La polizia ha catturato uno "straniero", un extraterrestre, e solo Marcos può interrogarlo, leggendo nella sua mente. Ma lo straniero - uno strano alieno, in tutto e per tutto uguale a un umano - è in grado di bloccargli l'accesso ai propri pensieri e di leggere nei suoi. Sarà lui a parlare a Marcos di sua madre. E della vita prima della morte, prima di questa vita; e di cosa sono fatti sogni, i ricordi e... Onirico e surreale, spiazzante, immaginifico e commovente, un romanzo che parla di vita, di sesso, di morte, d'amore, di arte, di venditori di sogni e, soprattutto, di libertà.
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Edizione:4
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Anno edizione:2013
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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ENRICA INGUSCIO 18 maggio 2016
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ANNA INFANTI 01 dicembre 2011
E' la leggerezza, che intriga. Del dire la vita con 3 parole, che sono infanzia, sesso e morte. Così semplice,la vita, da poterla riassumere in immagini nel suo intero senso. Che noi invece si vive con la presunzione sia qualcosa di complesso, e unico, e mica è vero. E' tutto qui, in un romanzo che si divora, che scorre forte, che si butta giù. Onirico, e a tratti reale. Di luoghi e di non luoghi. Personaggi che non si sa chi sono, e poi si sa chi sono. Grandi assenti -la madre- grandi presenti. Alludere per dire. Dove il vero extra-terrestre è colui, l'unico, che sa vedere.
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