U mè paisi. U dialettu attruvatu arrè
"Quannu jiu di nicu ‘ncuntrava stranii, mi dumannavanu: Di u dialettu attruvatu arrè unni sini?” E jiu sempri cci rispunnia: Di la Sammuca. ‘Na vota dicianu: di la Terra di la Sammuca, perché le persone appartenevano alla terra che in qualche modo li aveva generati, il dialetto fa parte di quella terra che ci ha generato. Totò Mazzara, emigrato in Svizzera da più di 55 anni, ha conservato il suo patrimonio culturale di Villafrati, ha viaggiato, ha incontrato altri popoli, altre culture e le ha fatte proprie, le ha mescolate, ma a differenza di altri suoi amici di viaggio, integrandosi nel nuovo paese, è rimasto se stesso, ha conservato il suo patrimonio culturale di una Sicilia antica, la sua generosità, la solarità e cosa ancora più profonda l’amore per la lingua dei suoi antenati: il dialetto." (dalla prefazione di Salvatore Maugeri)
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Anno edizione:2024
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