Ultima estate a Roccamare
Libro finalista del Premio Alassio Centolibri 2024
Libro presentato da Giorgio Montefoschi nell’ambito dei titoli proposti dagli Amici della domenica al Premio Strega 2024.Ultima estate a Roccamare è la storia di un risveglio al sole, un viaggio nella creazione letteraria; un omaggio a un luogo bellissimo, a chi l’ha dipinto, a chi vi è approdato e a chi di lí è salpato.
«Ecco che sorge la pianura. Il sole tramonta a ponente. C’è un momento in cui il borgo è una roccia nera. E il vento? Il vento c’è sempre stato, lo sa l’istrice e lo sanno i gabbiani.»
Ci sono momenti magici in cui scrittori, artisti, critici condividono un luogo. E in quel luogo creano. Alberto Riva ci racconta di una pineta in Maremma a cui dobbiamo tutto. Perché in quel luogo sono stati scritti capolavori che leggiamo e rileggiamo ancora. Avevano casa a Roccamare Italo Calvino e Pietro Citati, Carlo Fruttero e Furio Scarpelli: facevano il bagno, camminavano, si scambiavano visite, cene, libri, parlavano di cinema, stavano in silenzio, si ascoltavano, ridevano, scrivevano. Come fu l’estate del 1985 in cui, lungo quella linea tirrenica, c’erano ancora tutti? L’estate in cui Calvino muore mentre scrive le sue Lezioni americane? Tornare su quella lunga spiaggia, le dune vagamente sahariane a perdita d’occhio fino a Marina di Grosseto, dove il signor Palomar osservava le onde e i seni delle bagnanti, significa ritrovare le tracce di una stagione indimenticabile fatta di amicizie struggenti e segrete corrispondenze: Federico Fellini, Mario Tobino, Milan Kundera, Carlo Cassola, Georges Simenon, Nico Orengo, Cesare Garboli, Fruttero & Lucentini e tanti altri. Dialoghi a distanza tra letteratura, cinema, pittura, musica e le voci di chi ancora ricorda, di chi c’era, di chi ci è passato, di chi ha amato e non dimentica.
Proposto da Giorgio Montefoschi al Premio Strega 2024 con la seguente motivazione: «Non è un vero e proprio romanzo, quello di Riva, ma in realtà si legge con la medesima passione di un romanzo. Racconta un luogo, la pineta di Roccamare, alcuni personaggi famosi della letteratura italiana oggi scomparsi (come Fruttero, Calvino, Citati e altri), e, insieme, un’epoca culturale – anch’essa scomparsa – di grande vitalità e di notevole valore. Lo fa, da vero narratore, con una partecipazione, una nostalgia, e una competenza oggi rarissime.»
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Anno edizione:2023
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