Bellissimo film di Jean Jacques Annaud, ,tratto dal romanzo autobiografico di Jiang Rong , uno dei più grandi successi letterari Contemporanei .20 milioni di copie vendute in Cina nel 2004,titolo originale “ il totem del lupo” .Questo sessantottenne scrittore Condannato a 18 anni di reclusione per aver partecipato in Piazza Tienanmen ,ha realmente vissuto come il suo personaggio Chen nella Mongolia Interna per undici anni e ha anche lui ha allevato un piccolo di lupo…. E’ un fervente Ambientalista…Un film spettacolare che lancia Uno sguardo sulle sconfinate steppe della Mongolia: fra cielo e terra uomini e animali vivono le loro vite con rapporti di rispettosa convivenza. La sopraffazione dell’uomo moderno diventa sterminio spietato e inutile, sconvolgendo i delicati equilibri dell’ eco-sistema,che tantostavano A cuore delleantiche generazioni . Due giovani insegnanti inviati dal Regime in una sperduta comunità della Mongolia ,con il compito Di istruirei giovani Mongoli ,invece ricevono una grande lezione di Vita…di quella che viene definita “ semplice”,ma che di fatto è di una complessità inimmaginabile: difficoltà determinate dalle avversità metereologiche…maestose tempeste di vento …,infinite fatiche per assicurarsi riservedi cibo….sempre però Partecipando consapevolmente allabellezza di questo vero Eden . L’antico popolo dei Mongoli dimostra una sapiente conoscenza dell’ ambiente . Frutto anche dell’ osservazione dei comportamenti del Lupo della steppa il grande GengisKhan appreseleregole“della guerra “che lo resero invincibile… E perché non approfittare della grande capacità di caccia di questo animale,al vertice della” piramide alimentare,sottraendogli per i bisogni della popolazione mongola,”un ragionevole quantitativo di prede?..” Ma l’ avidità della società consumistica pretende tutto ,affama i lupi ,avviando la reazione a catena che inesorabilmente,con un effetto” DOMINO” Determinerà conseguenze devastanti per la steppa. E’ l’uomo che vince sempre contro gli animali,per cattiveria e disoneste strategie distruttive… Ma quel giovane insegnante che contro la volontà del capo villaggio ,aveva adottato un cucciolo di lupo “,facendo di un Dio uno schiavo …..” Aveva allevato per amore da solo ,contro una montagna di difficolta, inconsapevolmente…” l’ultimo dei lupi.” Presa coscienza della sua poco sensibile iniziativa, sopraffatto dal rimorso per l’errore commesso, cambia addestramentoper reinserire Il lupo nell’ambientediorigine…E questa volta con il consenso del sapiente capo villaggio… comprende così che ,con il suo sconsiderato atto d’amore,aveva salvato non solo “L’ULTIMO LUPO”, ma un intero ECO-SISTEMA …
L' ultimo lupo
Chen Zhen, un giovane studente di Pechino, viene inviato nelle zone interne della Mongolia per insegnare a una tribù nomade di pastori. A contatto con una realtà diversa dalla sua, Chen scopre di esser lui quello che ha molto da imparare sulla comunità, sulla liberta? ma specialmente sul lupo, la creatura più riverita della steppa. Sedotto dal legame che i pastori hanno con il lupo e affascinato dall'astuzia e dalla forza dell'animale, Chen un giorno trova un cucciolo e decide di addomesticarlo. Il forte rapporto che si crea tra i due sarà minacciato dalla decisione di un ufficiale del governo di eliminare, a qualunque costo, tutti i lupi della regione.
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Titolo originale:Wolf Totem
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Regia:
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Interpreti:
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Paese:Cina; Francia
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Produzione:Notorius Pictures, 2015
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Distribuzione:Eagle Pictures
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Durata:118 min
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Lingua audio:Italiano (Dolby Digital 5.1);Cinese (Dolby Digital 5.1)
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Lingua sottotitoli:Italiano per non udenti
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Formato Schermo:2,35:1
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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mario freso 06 marzo 2017
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Nel vedere questo film ero un po' scettico, non apprezzando particolarmente i film che hanno gli animali tra i protagonisti ma dopo la visione mi sono ricreduto. Prima di tutto il film non parla solo di un Lupo ma prende in esame lo sviuppo industriale e agrario della Cina, che sostituisce la vita semplice , dura , ma in fin dei conti più genuina e autentica dei contadini e degli allevatori Cinesi del dopoguerra, una vita basata sul rispetto della natura e dell' ambiente e dei ritmi delle stagioni. Una vita a stretto contatto con i lupi che danno il titolo al film. Ma questo modo di vivere verrà sconvolto dall' inevitabile marcia del Progresso e della ideologia socialista, che senza pietà occuperà la Natura sterminandone gli abitanti. Un film malinconico ma davvero bello e profondo soprattutto nella presentazione di questa decadenza della Cina rurale voto 7
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