La demografia dovrebbe essere la base, il sostrato di conoscenza quantitativa sulla quale individuare i problemi e le tendenze future e mettere a punto le contromisure, "conoscere per deliberare" diceva Einaudi. Questo saggio propone "dieci numeri per comprendere il nostro futuro", consapevole però che il destino dell'umanità di domani dipenderà più di ogni altra cosa dalle scelte fatte da quella di oggi. Questo ci consegna una grande responsabilità perché lo studio demografico ci fotografa una tendenza ma sta a noi provare a correggerla. Questi numeri raccontano molto anche del passato del genere umano e ci accorgiamo di come cambiamenti che oggi diamo per scontati, solo qualche decennio fa ci sembravano impossibili. Molto interessante il capitolo dedicato alla crescita demografica nel quale si prevede che entro il 2100 il continente africano conterrà 4 miliardi di persone, circa un terzo del totale. Questa previsione, sulla quale si innesta il cambiamento climatico in atto (che l'autore di questo volume però sembra ridimensionare o sottostimare) dovrebbe cambiare il nostro approccio al tema migratorio, se non per umanità almeno per opportunità.
L' umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro
"L'umanità di domani" è una carta geografica del futuro per orientarsi nel mondo che verrà attraverso la lente degli sviluppi demografici e dei flussi di popolazione che lo caratterizzeranno. Paul Morland ci mostra quanto la demografia sia la prospettiva migliore da cui osservare i mutamenti delle nostre società e delle nostre economie, e lo fa attraverso dieci numeri, dieci dati da cui partire per osservare il cambiamento. Se da un lato nei paesi dell'Africa occidentale la diminuzione della mortalità infantile, accompagnata dall'alto tasso di natalità, genererà la prossima esplosione demografica, nei paesi europei e dell'Asia orientale - casi emblematici sono Italia e Giappone - assisteremo sempre più a un progressivo invecchiamento. Lo sviluppo economico dei paesi ora considerati «poveri» e l'aumento del livello di istruzione e dell'emancipazione delle donne produrranno un pervasivo calo delle nascite, che potrebbe arrestare (se non invertire) la crescita esponenziale del numero di individui sulla Terra. È un bene? È un male? Questi mutamenti non sono solo cifre, grafici e diagrammi: influiscono direttamente sulla disponibilità delle risorse e sulla salute ambientale del pianeta, ma anche sulla cultura e sulla politica, sulla religione e sull'educazione, sulle leggi e sull'etica. Se impariamo a prevedere il mondo di domani possiamo orientare le nostre scelte personali in base alla forma che vogliamo che abbia; perché il destino dell'umanità del futuro dipende più che mai da ciò che facciamo oggi.
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Anno edizione:2022
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gigateo 06 marzo 2023La demografia come strumento per anticipare il futuro
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