si legge bene , ma forse un po' eccessivo in certe descrizioni dei personaggi
L' uomo del banco dei pegni
Sol Nazerman è un ebreo polacco che gestisce ad Harlem un banco dei pegni. Sopravvissuto allo sterminio della famiglia nei campi di concentramento nazisti, Sol è devastato dai ricordi e completamente chiuso in se stesso, come inaridito. Rifiuta ogni amicizia, e respinge senza esitazioni le timide manifestazioni di affetto dei pochi familiari rimastigli. Ciò lo rende un perfetto esecutore del suo compito, una sorta di usuraio nel più povero quartiere nero d'America. Sol taglieggia con freddezza tutti coloro che, spinti dalla necessità, si rivolgono a lui per impegnare qualcosa. Il banco è di proprietà di un certo Murillio, che se ne serve come copertura di un vasto giro d'affari poco puliti. Solo Jesus, il giovane commesso portoricano che affianca Sol, sembra poter scalfire quest'animo indurito dal dolore. Un rapporto complesso straordinariamente descritto da Wallant, uno dei migliori scrittori della sua generazione e uno dei primi ad avere il coraggio e il talento necessari per affrontare il tema dei sopravvissuti all'Olocausto. Quando il vecchio ebreo scopre la vera natura degli interessi di Murillio, le cose prendono una piega imprevista, una drammatica accelerazione che costringerà Sol a riaprire le porte del suo cuore straziato.
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2008
-
Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
giorgiopd 10 gennaio 2023
-
Paola 09 febbraio 2022L'uomo del banco dei pegni
Uscito nel 1961, il libro racconta di Sol Nazerman, ebreo polacco, che gestisce un banco dei pegni ad Harlem, il quartiere più povero di New York. Seguendo le vicissitudini del protagonista, è difficile non restare colpiti dal suo modo di essere, rigido e chiuso in una corazza ch'egli stesso si è costruito "per starsene in pace". È una figura imponente, massiccia, ma la sua anima è a brandelli, per il terribile e l'inenarrabile passato. Quel passato che l'ha rinchiuso in un campo di concentramento nazista e che gli ha sterminato la famiglia. Sol non vive più, ma si trascina giorno dopo giorno, in attesa dell'agognata morte che lo liberi dal fardello di essere un sopravvissuto e dai fantasmi. Ad affrancarlo sarà, però, un improvviso e lungo pianto, al quale finalmente si abbandona, ricevendo in cambio la speranza. Ho letto molta narrativa e saggistica sull'argomento ma questo romanzo, con il suo stile scorrevole e incisivo, mi è piaciuto particolarmente. Una storia amara, si è profondamente colpiti dalla sofferenza di Sol e si è mossi a compassione, quasi a pena, per il suo cuore lacerato, che i ricorrenti incubi notturni continuano ad angosciare. Pubblicato nel 1961, ha il pregio di essere uno dei primissimi ad affrontare il tema della Shoah, in un'epoca in cui ancora poco si sapeva e soprattutto in cui non se ne voleva parlare.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it