Satira allo stato puro quella proposta da Massimiliano Zulli in questo Uomo morde cane, una sorta di diario dalla nascita ai giorni nostri, corredato da aneddoti e riflessioni su qualsiasi argomento, senza autocensure e tabù. Lungi dal timore di apparire provocatorio ed irriguardoso, l'autore coglie ogni spunto per sbeffeggiare ferocemente le istituzioni, in particolare quelle religiose, mentre si occupa di politica soltanto in modo marginale, probabilmente consapevole di quanto sia troppo facile infierire, approfittando del discredito che il mondo politico in generale ha accumulato negli ultimi anni. Molto esplicito il linguaggio utilizzato, frequenti i riferimenti sessuali di ogni genere, umorismo spesso greve e a tratti demenziale, nello stile reso celebre da Daniele Luttazzi, evidente fonte di ispirazione, peraltro citata anche sulla copertina del libro.
Uomo morde cane. Il Vaticano smentisce ogni coinvolgimento
Satira come non si sentiva dai tempi di Aristofane, umorismo demenziale in più di 150 note a margine e una moltitudine di vignette a cura di Matteo Bertelli per dare un'immagine alle vostre risate.
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Anno edizione:2013
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