Christiano Cerasola ci stupisce con la sua seconda pubblicazione: Uova sbattute edito dalla Elmi’s world. La narrazione sotto forma di diario del precedente O2 ossigeno lascia il posto alla scelta stilistica del racconto, per rispondere alla necessità dello scrittore di popolare le pagine del suo nuovo libro con una moltitudine di personaggi, senza necessariamente farli interagire fra loro. Diciassette racconti che ci regalano uno spettro del genere umano dipinto in maniera avvincente con i colori delle emozioni di ognuno dei protagonisti. Diciassette individui dispersi sul pianeta che arrancano, gioiscono, rammentano o cercano di dimenticare. Diciassette storie che ci invitano a riflettere e che ci fanno assaporare l’importanza del libero arbitrio. A ogni lettore la possibilità di riconoscersi in un personaggio, oppure in tutti, perché questo è un libro che parla di vita, della vita di ognuno di noi, quella vita che merita di essere degnamente vissuta. Soffriremo insieme a Yuriko rimpiangendo un amore perduto, assaporeremo con Nilo un ottimo caffè e invidieremo Thor e la sua “eccezionale” capacità di dimenticare e, se di primo acchito, leggeremo la vicenda di ognuno nel suo essere slegata da quella dell’altro, a un’osservazione più approfondita ci ritroveremo a confrontarci con il leitmotiv che li accomuna: l’uovo. L'uovo, simbolo cosmico e simbolo di creazione e fecondità, che ricorda il mondo e che in una cosmogonia greca ne dà l’origine, covato da un serpente, ma che, al tempo stesso, simboleggia anche il susseguirsi della vita oltre la morte, nell'immagine del guscio duro – corpo - che racchiude la vera essenza – anima, emblema, quindi, anche della resurrezione dopo la morte. Un’immagine evocativa molto potente dunque, che Christiano Cerasola arricchisce di un’ulteriore significato, quello di uova strapazzate da noi e di persone strapazzate dalla vita. Carlo Finocchiaro
Uova sbattute
Noi, uomini sbattuti dalla vita, strapazzati dagli avvenimenti, siamo anime disperse nel pianeta. Diciassette vite accomunate da un'unica presenza: l'uovo. L'uovo inteso come alimento, cellula germinale all'origine di ogni vita, e perfetta fonte di ispirazione. Storie nelle quali il libero arbitrio interrompe il fluido scorrere degli eventi. Racconti che rinunciano all'etica, e al moralismo. Frammenti di vita che ammiccano alla debole forza, e alla forte vulnerabilità, dell'uomo. Storie cupe, ma anche ironiche, che annientano la serietà di alcuni, premiano il sarcasmo di altri, e colorano il grigiore della quotidianità. Diciassette storie, diciassette colori, diciassette uova.
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2012
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CARLO FINOCCHIARO 11 marzo 2013
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