Questa scrittrice ha una penna tagliente e lacerante. Scopre i personaggi nei loro lati più viscerali, subdoli e grotteschi. e tu lettore, nonostante il ribrezzo, continui e forse vuoi immergerti ancora di più. E' la storia di una piccola cittadina in cui vediamo gli abitanti confrontarsi con la perdita e la morte, Ps: le carote non le vedrete più come prima!
Vendetta
Un'aspirante scrittrice si trasferisce in un nuovo appartamento e scopre che l'anziana padrona di casa coltiva strani ortaggi a cinque dita. Un chirurgo affermato è avvicinato da un'affascinante cantante di pianobar, che cerca un rimedio per la mostruosità del suo cuore. Intanto, una brama violenta muove un solitario artigiano di borse, disposto a tutto pur di avere quel cuore prodigioso. Sullo sfondo, una residenza vetusta divenuta un museo della tortura: in giardino un'enorme tigre del Bengala sta morendo, e forse anche il vecchio custode della villa, insieme ai suoi segreti. Undici storie parallele, un'unica mano invisibile che ne regge i fili: la recondita diabolicità dell'essere umano. Madri e figli, vittime e amanti clandestini, assassini e anonimi passanti, i destini si intersecano in una rete sempre più nera e inquietante di enigmi e indizi. Una prosa tagliente e raggelante, un'immaginazione lugubre che richiama il giro di vite e i racconti di Poe, un'ossessione sinistra per i dettagli: Yoko Ogawa non lascia nulla al caso. In "Vendetta" non ci sono spazi neutrali, tutto converge e partecipa silenziosamente allo svolgimento dell'azione. Pinzette per sopracciglia, camici, frigoriferi, ceste di pomodori: ecco gli strumenti scelti per tessere la ragnatela della perversione, sempre celati dall'alibi della loro quotidiana innocenza. Quando desiderio e istinto collidono, il lato oscuro dell'uomo prende il sopravvento, provocando una catena di efferatezze.
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2021
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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andrea 12 gennaio 2025uno dei miei preferiti
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ROBERTA PENNA 01 dicembre 2017
Credevo di accingermi a leggere un'antologia, poi credevo che le storie si collegassero a due a due, con il protagonista dei racconti pari che in qualche modo incrociava la vita dei protagonisti dei racconti di numero dispari. Poi la catena si è allungata e mi piacerebbe usare come metafora quella della marea che sale, piano, andando ad includere tutte le pagine. Il finale è circolare e mi lascia un dubbio mica male: ho letto un romanzo, oppure ho letto di persone che leggono un romanzo? Il tema di ogni capitolo è la morte, accidentale o naturale, violenta o irrisolta. Ogni capitolo è plausibile: pensavo che quello sul cuore fuori dal petto fosse l'unico fuori posto, troppo irreale, invece a quanto pare esiste almeno una persona al mondo che vive con una condizione simile: Ogawa ha fatto le sue ricerche. E' il suo primo libro che leggo e ne sono entusiasta.
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