Venezia (e Goldoni)
Gabriele d’Annunzio ha sempre avuto un amore speciale per Venezia. Ancor prima del suo “viaggio iniziatico” nel 1887, l’ha posta al centro di alcuni suoi scritti giornalistici del periodo romano che si rivelano essere un singolare “rito preparatorio” a quella visita tanto attesa. Oltre all’intramontabile fascino della Serenissima, la sua attenzione è rivolta al Carnevale, al mondo delle maschere e all’eredità di Carlo Goldoni. Ed è questo il cammino sotterraneo che l’ha poi portato a elaborare il romanzo Il Fuoco, in cui considera la protagonista Foscarina (alter ego di Eleonora Duse) l’ultima discendente di quella gloriosa stirpe di attori avviata nel XVIII secolo da Cesare d’Arbes. Il volume, curato dalla studiosa Maria Pia Pagani, raccoglie e commenta una singolare galleria di testi dannunziani – nel tempo ingiustamente finiti tra le pagine disperse – in cui il raffinato cronista mondano già si presenta come un maestro della scrittura.
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Anno edizione:2024
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