Dal primo racconto “Leggende d’autunno” è stato tratto il film “Vento dí passioni” con Brad Pitt e Anthony Hopkins. Il racconto è un po’ differente dal film; il film è decisamente più bello ma riesce comunque nell’intento di trasportare il lettore nelle foreste immense del selvaggio Montana e a trasmettere tutta la tragicità della storia umana dell’epoca. Il personaggio di Tristan è descritto in maniera impeccabile in tutte le sue sfaccettature. La sua indole indomabile e ribelle lo rende decisamente indimenticabile. Il secondo racconto “L’uomo che rinunciò al suo nome” non mi è piaciuto affatto. Mi ha annoiato terribilmente. Dall’ultimo racconto “Vendetta” è stato tratto il film con Kevin Costner “Revenge”. Ambientato in Messico, racconta l’amore proibito tra un ex pilota americano e la donna di un boss. Mi ha riportato al bellissimo film degli anni 90’, l’ho letto con piacere. Mi aspettavo decisamente di più ma tutto sommato non sono rimasta delusa. Ho voglia di rivedere i film. 😎🍹
Vento di passioni
I tre racconti che compongono "Vento di passioni" sono il frutto maturo con cui Jim Harrison sa riempire le pagine di personaggi memorabili che evocano sentimenti forti, tragedie guardate con sguardo fermo, paradossi dribblati da esistenze messe alla prova da un destino misterioso e beffardo. Nel primo dei racconti, Leggende d'autunno, è la selvaggia e vigorosa esistenza di Tristan e dei suoi fratelli - rampolli di una vecchia famiglia inglese trapiantata in un ranch americano - a fare da contrappunto a un'epoca che pare la sintesi di un secolo. Harrison sa congiungere il più isolato dei mondi - foreste immense e cordigliere sferzate da gelidi inverni - agli orizzonti sconvolti di un mondo dove la storia umana si avviluppa in mille tragici intrecci. Nell'incapacità di Tristan ad accettare limiti che non siano il profilo delle sue montagne e l'orizzonte dei mari che ha solcato c'è la fierezza di esistere dove si teme la commozione. Non la morte. Soffia tutt'altro vento, pungente e vivificante, nelle pagine de L'uomo che rinunciò al suo nome. Chi l'ha detto che soffrire è l'inizio del morire? Per Nordstrom - quarantenne appena separato, una carriera di successo alle spalle - soffrire è l'esatto contrario. È la trafittura che annuncia la guarigione da una vita «normale in modo disgustoso». È l'annuncio di un cambiamento che l'autore sa cogliere, con incomparabile ironia e leggiadra saggezza, nel suo sbocciare. Nell'ultimo racconto, Vendetta, incombe la fatalità dell'amore proibito di un ex pilota americano in un Messico pieno di sole e di sangue. Sfida perseguita con fierezza e pagata con consapevole strazio. La narrazione, come un bisturi preciso e implacabile, taglia e incide e - dopo l'iniziale, febbrile svolgersi - trova l'armonia di una quiete solenne, dove gli opposti finalmente si ricongiungono.
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Autore:
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Traduttore:
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Collana:
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Anno edizione:2022
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Luana82 31 agosto 2025Un po’ delusa
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