Il vile villaggio. Una serie di sfortunati eventi. Vol. 7 - Lemony Snicket - copertina
Il vile villaggio. Una serie di sfortunati eventi. Vol. 7 - Lemony Snicket - 2
Il vile villaggio. Una serie di sfortunati eventi. Vol. 7 - Lemony Snicket - copertina
Il vile villaggio. Una serie di sfortunati eventi. Vol. 7 - Lemony Snicket - 2
Dati e Statistiche
Salvato in 43 liste dei desideri
Il vile villaggio. Una serie di sfortunati eventi. Vol. 7
Disponibilità immediata
9,40 €
-5% 9,90 €
9,40 € 9,90 € -5%
Disp. immediata

Descrizione

«Lemony Snicket ha rivoluzionato il mondo della letteratura per ragazzi.» - Neil Gaiman


In questo settimo miserabile episodio Violet, Klaus e Sunny approdano nella città di V.F., un luogo atroce pieno di corvi migratori, discutibili copricapi e con una desolante Cella Deluxe. Se vi state chiedendo per quale ragione qualcuno dovrebbe vivere qui, la risposta è nessuna. Ma voi, a differenza dei Baudelaire, potete ancora salvarvi... Età di lettura: da 9 anni.

Dettagli

2024
5 aprile 2024
208 p., Brossura
9788831019989

Valutazioni e recensioni

  • Pagine_e_inchiostro
    Una serie di sfortunati eventi Vol. 7

    Anche in questo libro gli adulti non adultano, ma almeno i corvi corvano parecchio. Se pensi che la sfortuna colpisca solo una volta, Lemony Snicket ha una saga di dodici volumi pronta a dimostrarti il contrario. Umorismo nero, tensione e intelligenza narrativa: un viaggio che non ti lascia andare fino all’ultima pagina. La saga segue le disavventure dei fratelli Baudelaire, rimasti orfani dopo un incendio e affidati a tutori incapaci. Tra tutti, spicca il grottesco e minaccioso Conte Olaf, pronto a tutto pur di mettere le mani sulla loro eredità. Ogni volume è un susseguirsi di stratagemmi, fughe e inganni, con i tre protagonisti costretti ad usare solo ingegno e coraggio per riuscire a sopravvivere. Il lettore si ritrova a condividere con loro speranze e paure, circondato da una galleria di personaggi memorabili. Romanzo di formazione travestito da racconto gotico, Una serie di sfortunati eventi parla ai giovani ma non solo: per i bambini è un’avventura inquietante, per gli adulti una lettura leggera e allo stesso tempo perturbante, quasi comfort per chi ama il cupo, il paradosso del ridere di ciò che inquieta. Lo stile di Snicket è irresistibile: una voce narrante che intreccia giochi di parole, ironia e malinconia, capace di far sorridere e mettere a disagio nello stesso momento. Anche l’aspetto grafico, con le sue illustrazioni inconfondibili, contribuisce a rendere la saga immediatamente riconoscibile.
Per me resta un’opera unica: l’equilibrio tra ironia e oscurità, la scrittura brillante e la bizzarria dei personaggi lo rendono un piccolo capolavoro senza tempo.

  •  E.S.
    VF ❤️

    Bellissima serie! Aspetto solo che Salani concluda la ristampa così posso completare la collezione! Non vedo l'ora 😁

  • Fabiola Galati

    Ne "La stanza delle serpi", il lettore ritroverà qui protagonisti i tre fratelli Baudelaire, orfani, che, all'inizio della storia, stanno per conoscere il loro nuovo tutore, dopo essere stati tolti dalla custodia dello spregevole conte Olaf nel precedente volume. Il signor Poe presenta a Violet, Klaus e Sunny il loro nuovo "zio" (in realtà il fratello della moglie del cugino del padre dei fratelli Baudelaire), l'affermato erpetologo Montgomery Montgomery, un simpatico e gioviale ometto basso e paffuto che metterà subito a proprio agio i tre fratelli, i quali sin da subito si rivolgeranno a lui chiamandolo "zio Monty". Gli orfanelli vivono finalmente i primi giorni veramente felici dopo la tragica morte dei genitori e hanno le menti già proiettate all'imminente viaggio in Perù - volto allo studio dei serpenti - che, in capo a una settimana, faranno insieme allo zio Monty. Lemony Snicket, il costante narratore onnisciente e fuori campo, però, avverte continuamente il lettore che le disgrazie dei fratelli Baudelaire non sono affatto terminate, che è meglio chiudere il libro adesso, quando ancora non si è giunti a leggere dell'ennesima disgrazia e che, se si vuol invece proseguire, lo si farà a proprio discapito. Inoltre, anticipa già molto prima quale sarà la prossima tragedia che i bambini dovranno affrontare, cioè la morte dell'affettuoso zio Monty, uccidendo, così, il pathos sul nascere. Ciò avverrà a causa del famigerato Conte Olaf, che tornerà nelle vite degli orfani sotto il travestimento di Stephano, fingendosi l'erpetologo che deve sostituire il precedente assistente di Montgomery. Nonostante i tre fratelli riconoscano subito il Conte, non riescono tuttavia, tra una traversia e l'altra, ad avvertire o farlo capire allo zio, il quale verrà appunto assassinato da Olaf che conta di scappare in Perù coi Baudelaire. Il suo piano sembra quasi riuscire, sennonché, già in sella alla jeep, si scontrano con un'altra macchina, che si rivelerà essere quella del signor Poe. Riusciranno i Baudelaire a sfuggire nuovamente alle grinfie del perfido Conte Olaf? Ne "La stanza delle serpi", il lettore ritrova lo stile sarcastico, da black humour, tipico di Lemony Snicket, che continua a intrufolarsi sistematicamente nella storia per dare commenti personali, avvertenze o spiegare il significato di determinati vocaboli; l'effetto vorrebbe essere quasi comico (in quanto viene spezzata a riprese la vena di tristezza che dovrebbe essere cardine del racconto) oltre che istruttivo per i lettori più giovani, ma personalmente in certi punti queste continue intrusioni mi hanno un po' annoiato rispetto al volume precedente. Il secondo capitolo della saga dei Baudelaire racchiude (come il suo predecessore) tanta crudeltà quanta immaginazione e il lettore non potrà non esasperarsi insieme ai tre fratelli quando essi non vengono creduti; sembra, infatti, che gli adulti protagonisti siano ciechi di fronte all'ovvio e credo che ciò voglia essere una metafora del fatto che, anche nella vita reale, i bambini spesso non vengano ascoltati quando chiedono aiuto, per indifferenza o perché non si crede loro, finendo quindi con l'ignorarli. In questo marasma di tribolazioni, però, a essere sempre presente è la tematica del coraggio: nonostante le avversità, i Baudelaire rifiutano di arrendersi di fronte alle ingiustizie e, ricorrendo ciascuno al proprio ingegno e alle proprie capacità, cercano sempre di risolvere le situazioni più angosciose e, quindi, rifuggire il circolo di vessazioni che non dà loro tregua. Tutto sommato, libro carino che intrattiene in maniera piacevole, anche se personalmente l'ho apprezzato meno del primo nonostante il simpatico personaggio dello zio Monty.

Conosci l'autore

Foto di Lemony Snicket

Lemony Snicket

1970, San Francisco

Lemony Snicket, all'anagrafe Daniel Handler, è un autore statunitense. Celebre soprattutto per i tredici romanzi di "Una serie di sfortunati eventi", da cui è stata tratta l'omonima serie Netflix. Ha scritto inoltre alcuni libri illustrati, tra cui Il buio e La rabbia e il bastoncino, e la collana di libri "Tutte le domande sbagliate". Nel 2023 esce per Mondadori Veleno a colazione.

Informazioni e Contatti sulla Sicurezza dei Prodotti

Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.

Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it

Chiudi

Inserisci la tua mail