Vincitori, vinti ed emarginati nel teatro classico: I persiani, I sette contro Tebe e Le supplici di Eschilo. Dalle guerre persiane alla morte di Efialte. Ediz. critica
'Le prime tragedie eschilee, a noi giunte, inaugurano la stagione del Teatro occidentale all'insegna di un comune denominatore: la guerra e le relative conseguenze, fisiche e psicologiche, su vinti e vincitori. Questa ricerca tende a indicare una radice comune ai Persiani, ai Sette contro Tebe e alle Supplici nella certezza che in questi drammi è possibile trovare un macro tema dedicato al pubblico del quinto secolo a. C., ancora valido per la nostra società nel difficile momento distopico in cui viviamo. Il saggio è sorretto da un solido ancoraggio ai fatti storici successivi alle Guerre Persiane, nella lotta che l'élite ateniese affrontò tra il 472 (data della messa in scena dei Persiani) e il 461 a. C. (anno in cui muore Efialte). Molto importante anche il soggiorno siciliano di Eschilo che, se inserito in una lettura ideologica, può offrirci nuove prospettive sull'azione che la drammaturgia svolgeva per trovare una soluzione (...)'.
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Anno edizione:2021
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In commercio dal:1 gennaio 2021
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