l’ho trovato davvero molto interessante. Questo libro non mi ha trasmesso solo malinconia, ma soprattutto rabbia e rancore nei confronti di coloro che avrebbero dovuto salvaguardare l’infanzia della piccola hèlène
Il vino della solitudine
"Il vino della solitudine" è il più autobiografico e il più personale dei romanzi di Irene Némirovsky: la quale, pochi giorni prima di essere arrestata, stilando l'elenco delle sue opere sul retro del quaderno di "Suite francese", accanto a questo titolo scriveva: "Di Irene Némirovsky per Irene Némirovsky". Non sarà difficile, in effetti, riconoscere nella piccola Hélène, che siede a tavola dritta e composta per evitare gli aspri rimproveri della madre, la stessa Irene; e nella bella donna che a cena sfoglia le riviste di moda appena arrivate da Parigi in quella noiosa cittadina dell'impero russo - e trascura una figlia poco amata per il giovane cugino, oggetto invece di una furente passione - quella Fanny Némirovsky che ha fatto dell'infanzia di Irene un deserto senza amore. Hélène detesta la madre con tutte le sue forze, al punto da sostituirne il nome, nelle preghiere serali, con quello dell'amata istitutrice, "con una vaga speranza omicida". Verrà un giorno, però, in cui la madre comincerà a invecchiare, e Hélène avrà diciott'anni: accadrà a Parigi, dove la famiglia si è stabilita dopo la guerra e la rivoluzione di ottobre e la fuga attraverso le vaste pianure gelate della Russia e della Finlandia, durante la quale l'adolescente ha avuto per la prima volta "la consapevolezza del suo potere di donna". Allora sembrerà giunto alfine per lei il momento della vendetta. Ma Hélène non è sua madre - e forse sceglierà una strada diversa: quella di una solitudine "aspra e inebriante".
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Anno edizione:2013
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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M 06 aprile 2025intrigante
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Anny 20 novembre 2024
Elemento dominante in tutta la narrazione è, come da titolo, il tema della solitudine, solitudine subita e poi accettata e vissuta come parte integrante della vita di ogni essere umano. Il romanzo è autobiografico: narra la storia di Irène nei suoi primi venti anni. Buono.
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Sarà 23 giugno 2024Sapore di melanconia
Durante la lettura di questo libro, che porta il lettore nella storia di una ragazza con una famiglia disfunzionale, ho provato un senso di melanconia particolare: sicuramente merito dell’autrice, che in ogni suo libro riesce a rendere possibile l’immedesimazione del lettore nei panni del/della protagonista.
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