Una vita violenta

Ho acquistato questo libro per provare qualcosa di PPP, devo dirmi molto soddisfatto in quanto sono innamorato di questa storie, intense, vere, anche amare, ma pur sempre la realtà. Nota da apprezzare è l'uso notevole di parole tratte dal dialetto romano, corollate da un vocabolario adeguato a fine libro.

l'inizio del romanzi risulta abbastanza astruso: linguaggio dialettale con conseguente difficoltà a capire l'intreccio degli eventi; mano a mano che si procede con la lettura, gli avvenimenti diventano più avvincenti e la difficolta a comprendere la storia evapora improvvisamente, terminando con un finale degno di un narratore com Pasolini. Pasolini, prima ancora di essere un regista, un poeta, un giornalista o uno scrittore, è un narratore: gli eventi sono raccontati con grande lucidità e realismo, tipico di chi è un grande regista. Pasolini non prende posizione, non si abbandona a giudizi, non permette al lettore di avere pensieri affrettati e obsoleti, non parla con pietà e compassione, racconta. Racconta lo squallore delle borgate romane, la violenza, la miseria e, come un grande docu-film, riporta la realtà per quello che è, regalando un finale vibrante, ricco di emozioni, altisonante –direi– da film.

un romanzo fantastico