Di nuovo a Gotham, un altro anno speso nella caccia a un serial killer che onora le festività con impiccagioni rituali e messaggi in codice. La cifra di questa ‘Vittoria oscura’ pare essere la solitudine di tutti i protagonisti, la loro condizione di orfani, tormentati dai rimorsi e dal desiderio di ottenere giustizia (o vendetta). Il senso di perdita riguarda anche il vecchio legame tra Batman, Harvey Dent e Gordon: il secondo è ormai il villain che trama nell’ombra (anzi, nel sottosuolo-labirinto) chiamando in scena tutti i freaks di Gotham; il terzo cerca faticosamente di rimettere insieme matrimonio e famiglia, sacrificati alla missione di debellare il crimine. Batman esce dall’isolamento prendendosi cura del futuro Robin, di fronte al quale finalmente riesce a togliersi la maschera, superando il rifiuto opposto in precedenza a Catwoman. Loeb fa un ottimo lavoro in scrittura, mentre le tavole di Sale sono (come sempre) spettacolari, valorizzate da questa eccellente edizione.
