Yellowface

Ho iniziato questo libro con aspettative altissime, purtroppo, per quanto sia scritto bene, mancano i colpi di scena, mancano i fatti. Tutta la storia gira intorno agli stessi avvenimenti senza mai azzardarsi a diventare più complicata o più toccante. Offre diversi spunti di riflessione, ma non lo ritengo un libro di intrattenimento/evasione. Interessante per le questioni dell'editoria, del razzismo, delle minoranze asiatiche in America...

Primo libro che lago di questa autrice. Sicuramente va detto che la scrittura è fresca e coinvolgente con scarsissimi momenti di lentezza. La trama è interessante anche se un po’ allungata, il finale aperto non sono stata in grado di apprezzarlo. (Gusto personale).

Su questo romanzo ci sono molte riflessioni da fare. Innanzitutto va detto che ci sono tanti interventi interessanti su quello che possiamo riassumere nel grande dibattito del politicamente corretto. Cosa si può dire, cosa non possiamo più dire? Se dico questo offendo loro, se dico questo offendo gli altri. È tutto un gran casino. Inoltre parla minuziosamente dell'editoria e li descrive come una combriccola di sciacalli. La storia è avvincente e la dinamica dei social è sicuramente ben descritta, il finale del romanzo è pazzesco e quasi surreale ma se ti fermi a riflettere capisci che in effetti chi non impazzirebbe a seguito di continue minacce di morte, cyber bullismo e attacchi sia verbali che dal web? Ma poi alla fine Juniper è davvero così colpevole? O bastava dichiarare da subito una collaborazione con Athena ? È vittima o carnefice? Sicuramente questo libro è ottimo da portare per un book club perché solleva tantissime domande e argomenti.