Zoe Leonard. Photographs

Catalogo della mostra itinerante tenutasi a: 1. Fotomuseum, Winterthur 1 dicembre 2009 - 17 febbraio 2008 - 2. Museum Moderner Kunst Ludwing, Vienna 10 dicembre 2009 - 3 marzo 2010. Testi di Urs Stahel, Elisabeth Lebovici, Svetlana Alpers. Illustrazioni a colori e in bianco e nero. Catalogo delle opere esposte, Bibliografia

For more than twenty years, the American artist Zoe Leonard (born in 1961, in Liberty, New York) has been practicing the art of the contemplative journey and the perceptive gaze. She trawls through nature and culture, through the (urban) landscape and the world of museums, in search of signs that might give some insight into their contrasts, similarities and inter-relationships. in her photographs, as we look down at the Niagara Falls, we see the rushing waters pour into a massive cleft in the earth's crust; we see railway tracks sweeping across the globe; we see the patterns of modern urban existence, work and life pressed into right angles and tubes. We find ourselves looking at maps and anatomical models, peering into showcases, museums and shops, watching the gender struggle, the structure of thought and memory, made aware of the balance between photographic material and photographic seeing.

Da più di vent'anni, l'artista americana Zoe Leonard (nata nel 1961 a Liberty, New York) pratica l'arte del viaggio contemplativo e dello sguardo percettivo. Attraversa la natura e la cultura, il paesaggio (urbano) e il mondo dei musei, alla ricerca di segni che possano dare un'idea dei loro contrasti, somiglianze e interrelazioni. Nelle sue fotografie, quando guardiamo le cascate del Niagara, vediamo le acque impetuose riversarsi in un'enorme spaccatura della crosta terrestre; vediamo i binari della ferrovia che attraversano il mondo; vediamo i modelli della moderna esistenza urbana, il lavoro e la vita pressati in angoli retti e tubi. Ci troviamo a guardare mappe e modelli anatomici, a sbirciare in vetrine, musei e negozi, a osservare la lotta di genere, la struttura del pensiero e della memoria, resi consapevoli dell'equilibrio tra materiale fotografico e visione fotografica.

Catalogo della mostra itinerante tenutasi a: 1. Fotomuseum, Winterthur 1 dicembre 2009 - 17 febbraio 2008 - 2. Museum Moderner Kunst Ludwing, Vienna 10 dicembre 2009 - 3 marzo 2010. Testi di Urs Stahel, Elisabeth Lebovici, Svetlana Alpers. Illustrazioni a colori e in bianco e nero. Catalogo delle opere esposte, Bibliografia

For more than twenty years, the American artist Zoe Leonard (born in 1961, in Liberty, New York) has been practicing the art of the contemplative journey and the perceptive gaze. She trawls through nature and culture, through the (urban) landscape and the world of museums, in search of signs that might give some insight into their contrasts, similarities and inter-relationships. in her photographs, as we look down at the Niagara Falls, we see the rushing waters pour into a massive cleft in the earth's crust; we see railway tracks sweeping across the globe; we see the patterns of modern urban existence, work and life pressed into right angles and tubes. We find ourselves looking at maps and anatomical models, peering into showcases, museums and shops, watching the gender struggle, the structure of thought and memory, made aware of the balance between photographic material and photographic seeing.

Da più di vent'anni, l'artista americana Zoe Leonard (nata nel 1961 a Liberty, New York) pratica l'arte del viaggio contemplativo e dello sguardo percettivo. Attraversa la natura e la cultura, il paesaggio (urbano) e il mondo dei musei, alla ricerca di segni che possano dare un'idea dei loro contrasti, somiglianze e interrelazioni. Nelle sue fotografie, quando guardiamo le cascate del Niagara, vediamo le acque impetuose riversarsi in un'enorme spaccatura della crosta terrestre; vediamo i binari della ferrovia che attraversano il mondo; vediamo i modelli della moderna esistenza urbana, il lavoro e la vita pressati in angoli retti e tubi. Ci troviamo a guardare mappe e modelli anatomici, a sbirciare in vetrine, musei e negozi, a osservare la lotta di genere, la struttura del pensiero e della memoria, resi consapevoli dell'equilibrio tra materiale fotografico e visione fotografica.