La zona grigia. Professionisti al servizio della mafia
Gli imprenditori siciliani hanno integrato il codice etico con indicazioni precise di non collaborazione con le cosche, di obbligo di denuncia per le richieste del racket. Una strada che dovrebbe essere seguita anche dagli Ordini professionali vista la mole di soggetti coinvolti in inchieste di mafia e spesso condannati. Commercialisti, avvocati, ragionieri, architetti, ingegneri, medici e così via coinvolti in inchieste di mafia, condannati e spesso rimasti al loro posto a presiedere i loro ben avviati studi professionali. Sono pure loro i rappresentanti della società civile cui si è rivolto anche il presidente della Repubblica recentemente, con un appello alla solidarietà antimafia. I rapporti dei liberi professionisti con la mafia, quell'intreccio diabolico che ormai va sotto il nome di "zona grigia", insomma le collusioni, penalmente rilevanti o meno, sono l'oggetto di indagine del libro La zona grigia, professionisti al servizio della mafia, scritto dal giornalista del Sole 24 Ore Nino Amadore. Il tentativo dell'autore è quello di cogliere i contorni delle collusioni, di capire quali e quanti professionisti sono stati censurati dai rispettivi Ordini professionali per conclamati rapporti con Cosa nostra. In Sicilia in dieci anni sono stati almeno 400 i professionisti finiti nei guai per aver avuto contatti con la mafia.
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Anno edizione:2007
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