è terminato purtroppo questa serie, durata a mio parere troppo poco. Il film rispetta molto i volumi, tranne un bel po' di parti di quest'ultimo manga. Ma non importa, è affascinante il fatto che un po' di film stia nella nostra testa. Comunque, questo volume è terminato in una maniera piacevole, anche se la aspettavo diversa, e mi ha lasciato senza parole. Solo sogni.
A silent voice. Vol. 7
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2016
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Ho praticamente adorato questo manga dall'inizio alla fine, mi sono bastati pochi giorni per divorarlo ed emozionarmi tantissimo. Questo manga tocca vari temi che al giorno d'oggi vengono affrontati di rado, temi che caratterizzano l'adolescenza, di cui si parla poco e quel poco, ahimè, non viene ascoltato, ma solo sentito. Tocca temi quali il bullismo, la violenza verbale, fisica, che spesso e volentieri segna le nostre vite, uomini, donne, adulti e bambini che siamo, il connubio e sottile confine tra la vita e la morte, una buona parte della psicologia dell'uomo medio, si può dire, l'amore, la solitudine, potrei continuare all'infinito. Ma i temi trattati meglio, a parer mio, sono il dolore e il silenzio. Il dolore viene trattato dall'autore a 360 gradi, nelle sue cause e nelle sue sfumature; il silenzio, poi, il silenzio di chi si nasconde, di chi soffre, di chi ha paura. Davvero, non ci sono parole per descrivere le emozioni che mi ha trasmesso. Un po' delusa dal finale, ma quello a cui pensavo, sarebbe stato, appunto, banale e prevedile e avrebbe spostato l'attenzione dal vero nucleo della storia, ovvero la crescita complessiva dei personaggi, nel loro animo, ad una relazione amorosa. Sono contenta di averlo letto.
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MIRYAM RANIOLO 25 novembre 2016
La delicatezza con cui vengono affrontati i temi del bullismo, della diversità e della vita/morte mi ha certamente conquistata. Il modo in cui vengono tratteggiati i rapporti umani è altrettanto interessante e intenso: le vignette e i dialoghi sono pochi, in quanto si tratta di un manga giocato su sguardi, sui finti sorrisi e su emozioni inespresse e represse. Il titolo "A silent voice" non si riferisce unicamente alla protagonista sordomuta, ma si riferisce all'intero gruppetto di liceali che, abituati a nascondersi dietro maschere e sotterfugi, sono costretti ad affrontare silenziosamente il proprio "io". Ad un certo punto della storia (il momento di "redenzione" del protagonista -lo chiamo così per evitare spoiler-) ho provato veramente una grande emozione: un manga che come pochi mi ha trasmesso speranza, cambiamento, crescita e voglia di mettersi sempre in gioco. Però (c'è sempre un "però") il finale mi ha deluso non poco: in questo manga ho visto espiazione, crescita personale, "maschere" cadute, ma nel finale la "crescita" non mi è sembrata completa... È come se dopo numerosi passi avanti, i protagonisti decidano di affrontare il proprio passato, senza compiere il vero passo (che viene comunque sottinteso...). Nota assolutamente positiva per l'espediente grafico dei volti "odiati" dal personaggio maschile: tutti coloro che non fanno parte del suo mondo e che lui detesta, portano una grande X sul volto. Espediente molto particolare e anche molto gradito.
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