A tavola con Tanaquilla, Velia, Larthia e le altre. La cultura etrusca attraverso i cibi
Cibo e archeologia, alimentazione e storia, costituiscono interessanti connubi che danno vita a un settore della ricerca scientifica e storica sempre più avvincente. L'alimento può essere interpretato come uno strato archeologico che da solo può apparire poco significativo ma che diventa particolarmente affascinante se contestualizzato. L'utilizzo di metodiche sofisticate ci consente di indagare residui animali e vegetali, addirittura anche pollini, per far luce sulla gastronomia etrusca che manca di consistenti informazioni. Il cibo è a tutti gli effetti un manufatto, una materia che ha subìto una manipolazione, pertanto è al centro di un processo sociale complesso che si realizza attraverso molteplici azioni: che vanno dalla raccolta alla coltivazione, dalla trasformazione al consumo. La cucina costituisce la cultura materiale di un popolo e a differenza dell'alimentazione non si ferma al solo soddisfacimento di un bisogno primario perché la gastronomia sotto intende fondamentali pratiche di socializzazione: il momento conviviale sancisce, da sempre, gli accordi economici, matrimoniali, rituali e sociali.
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In commercio dal:2 maggio 2022
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