Probabilmente è il libro più triste della ricerca e non tanto e non solo per la morte improvvisa ed inaspettata di Albertine ma per la graduale trasformazione del lutto in oblio, accorgendosi che il tempo cancella perfino il dolore. Quella di Marcel è un'indagine che si cala prima nel dolore del mondo poi nel rancore e nel senso di colpa per infine passare al senso di liberazione che da l’oblio completo di un sentimento. L'oggetto di questo libro è dunque il lutto che si articola nelle sue varie manifestazioni: c’è il lutto doloroso e deprimente dell'essere stato lasciato a cui seguono i patetici tentativi di recuperare la donna amata, c’è il lutto della morte di Albertine che segna il momento di non ritorno, c’è il lutto di accorgersi, giorno dopo giorno, di non essere più in lutto e infine c’è il lutto della parte di sé che muore quando si supera una sofferenza, si dimentica un amore e ci si accorge che un nuovo io sta comparendo. Forse è questa la riflessione più triste, tutto passa e non resta nulla, perché una parte di noi muore con l’amore finito, terminato, sepolto e mai più vivrà se non nel ricordo ma senza più sentire le emozioni provate in precedenza. “E così, se è possibile trovare la felicità o perlomeno l'assenza di dolore, non è la soddisfazione del desiderio che bisogna cercare, ma la sua riduzione progressiva, la sua estinzione finale…… solo l'oblio finisce col portare l'estinzione del desiderio”. “Quando ….. avevo capito che il mio amore era meno un amore per lei che un amore in me, da questo carattere soggettivo del mio amore ….. essendo uno stato mentale, esso poteva sopravvivere abbastanza a lungo alla persona”. “Sarebbe venuto il giorno in cui avrei dato volentieri la camera di Albertine alla prima venuta, così come avevo dato senza alcun dispiacere ad Albertine la biglia d'agata o altri regali di Gilberte”.
Alla ricerca del tempo perduto. Vol. 6: Albertine scomparsa
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Giudicato da Proust stesso «ciò che ho scritto di meglio», "Albertine scomparsa" (1925) chiude il dittico della ragazza di Balbec narrando il lutto del Narratore per la sua morte e il lento trascolorare della sofferenza nell'oblio, sullo sfondo di una Venezia insieme immaginata, rievocata e reale. Ispirato a un episodio autobiografico e permeato più di tutti di un potente erotismo, il penultimo libro della "Recherche" permette all'autore di approfondire il registro tragico dell'opera, indagando in profondità il dolore del mondo e dando il via a un percorso di autoanalisi che ha pochi eguali nella storia della letteratura.
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Autore:
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Anno edizione:2020
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Barbarachicca24 17 gennaio 2025il dolore della perdita è il suo oblio
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Lusio 17 ottobre 2024Albertine scomparsa, Venezia e tempo che va
"Mademoiselle Albertine se n'è andata". Così si era concluso il precedente volume della Recherche e così si apre questo sesto e penultimo capitolo della monumentale opera di Marcel Proust. Il Narratore, che fino a poco prima era deciso a rompere la sua relazione con Albertine, vedendo che invece è stata lei a lasciarlo, ecco che si riscopre nuovamente innamorato e tenta di tutto per riaverla con sé. Ma se la fuga di Albertine non è destinata a durare, la sua scomparsa è destinata a perdurare per tutto questo volume, sorta di rilettura de "Le intermittenze del cuore" in maniera estesa e spogliata di tutto il loro sentimentalismo doloroso. La fine, temuta e al tempo stesso desiderata, della sua storia con Albertine accompagna il Narratore (e noi lettori con lui), passo passo, verso la fine della giovinezza e sulla soglia dell'età adulta, in quella fase della maturità dove il Tempo già inizia a ripiegarsi su se stesso, con frammenti del passato che si ripresentano in nuovi aspetti ma comunque sempre uguali a ciò che li ha preceduti. La gente muore, i bambini crescono e diventano adulti, cadono le maschere a chi ha nascosto il suo vero Io, le strade divise di Méséglise e di Guermantes che hanno aperto quest'opera finiscono per incrociarsi e unirsi. E il Narratore, con la disillusione degli anni amari della maturità si appresta ad entrare in una nuova fase della sua esistenza.
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Annaclaudia 13 luglio 2023Davvero ciò che Proust ha scritto di meglio
Entrando nel cuore del lettore, Proust qui conduce la perfetta analisi del percorso che porta da dolore al suo conseguente e naturale oblio, riempiendo il racconto di molti colpi di scena nella parte finale, preparandolo alla sua definitiva conclusione.
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