L'anniversario. Copia autografata

Il libro crea un'attesa nei primi capitoli che però non viene soddisfatta. E' un racconto in prima persona di relazioni sofferenti in una famiglia soffocata da un padre violento. Forse è autobiografico e capisco la pena nel raccontare di sé, e di sentimenti ed emozioni contrastanti verso due figure miliari della propria vita: il padre e la madre. Tuttavia c'è qualcosa nel romanzo che lascia una sensazione di "non completezza". Anche i personaggi hanno qualcosa che non li rende "veri" fino in fondo, Meno credibile a parer mio è la terapista, mai sentito di terapie di psicoanalisi che si interrompono per telefonate, fallirebbero tutte... Anche lo stile non mi ha entusiasmato. A volte manca di chiarezza, a volte si arricchisce (inutilmente) di parole ricercate... Non mi ha convinto.

25/2025 Libro candidato al Premio Strega 2025 (e presumo vincitore anche se non il mio preferito). Viene narrata la storia della madre dell'autore, timida, riservata e succube di un padre ingombrante e violento. La figura del padre monopolizza tutta l'attenzione della famiglia con atteggiamenti minacciosi e forti per riuscire a sentirsi amato, l'unica che per tutto il romanzo resta "ferma", all'angolo, annullata completamente da quest'uomo è la madre, che ha rinunciato a qualsiasi velleità della vita per essere moglie. Il romanzo risulta un po' asettico ma assolutamente in linea con la figura di cui parla.

L’ Anniversario e’ un libro anzitutto scritto molto bene, dalla scrittura affilata, sofisticata, intensa. Bajani costruisce una trama coraggiosa, originale, dalla forza del politicamente scorretto abbattendo il sancta sanctorum italiano: la famiglia. L’autore racconta una situazione limite ed estrema, la storia di una famiglia medio borghese in apparenza ineccepibile dietro cui si cela un contesto claustrofobico ed opprimente. Un padre che sarà l’incontrastato ed indiscutibile dominus morale e materiale, colui che batterà i tempi ed i modi di vita di una casa e dei suoi protagonisti. Una donna, la madre, relegata ad uno stato ancellare, che vivrà un’intera vita nel ruolo di acciambellata per silenziosa convenienza, per quieto vivere. La storia di una discesa all’inferno borghese, perbenista e molto italiana, un totalitarismo familiare spietato che avrà conseguenze psicologiche devastanti anzitutto nei figli, cresciuti ed educati in un ambiente deforme e cinico che troveranno salvezza umana e psicologica in una soluzione altrettanto estrema ma assolutamente risolutrice e liberatoria.