Antropologia della vendetta
La vendetta è «istinto» o «istituzione»? Questa domanda è il fil rouge che lega i 21 saggi di antropologi, filosofi, giuristi, sociologi ed etologi raccolti in Antropologia della vendetta. David Hume scrive che la forza dell’istinto si mostra nel fatto che tutti gli uccelli di una stessa specie costruiscono i loro nidi in ogni epoca ed in ogni paese nello stesso modo. Gli uomini, invece, costruiscono le loro case in maniera differente a seconda del luogo e del tempo. Qui vediamo l’influenza della ragione e della cultura sulla natura. L’istinto aggressivo che è all’origine della vendetta non muta nello spazio e nel tempo, mutano però le forme e le norme della vendetta. La vendetta sembra nascere da una reazione istintuale ad una aggressione subìta, ma la vendetta non è solo istinto: è anche istituzione. Percorrendo la storia e la geografia umana, ci troviamo di fronte, infatti, a molteplici forme della vendetta, a molteplici istituti della vendetta che sono specifici ai differenti diritti ai quali appartengono (per esempio, la vendetta barbaricina, la ultio romana, la vendetta del Kanun albanese, la vendetta dei samurai, la vendetta delle saghe nordiche medioevali, la vendetta dell’antico diritto hindu, la vendetta mafiosa, la vendetta langarola).
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Anno edizione:2015
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